Investing.com – La sterlina è scesa contro il dollaro USA, al minimo di 4 mesi; la richiesta di valuta rifugio è spinta timori per l’aumento del rendimento dei titoli spagnoli ed il peggiorare della situazione nel settore bancario iberico.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5563 durante la mattinata europea, il minimo dal 25 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5580, in calo dello 0,39%.
Supporto a 1,5516, minimo del 23 gennaio e resistenza a 1,5643, massimo della sessione.
Ma il sentimento resta debole per via della situazione in Spagna, dove l’aumento del rendimento dei titoli, i costi crescenti per sostenere le banche e la recessione economia hanno acceso le preoccupazioni che l’aumento dei costi per i salvataggio alle banche possa costringere Madrid a chiedere un salvataggio internazionale.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ieri è salito al 6,6% oggi, avvicinandosi alla soglia critica del 7%, che ha preceduto i salvataggi internazionali in Grecia, Irlanda e Protogallo.
La BCE si è opposta ieri ai piani di Madrid mirati a ricapitalizzare Bankia, attraverso i prestiti BCE alla Banca Centrale Spagnola, portando il sistema bancario iberico sull’orlo del collasso.
La sterlina è pressoché invariata dopo i dati ufficiali relativi al Regno Unito che hanno mostrato che i prestiti netti sono aumentati più del previsto ad aprile, mentre un secondo report ha mostrato che l’e approvazioni- mutui sono aumentate più del previsto il mese scorso.
La sterlina è pressoché invariata contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,01%, a 0,7990.
Nel corso della giornata l’Italia terrà un asta di 6,25 miliardi di titoli a 5 e 10 anni, mentre è atteso un discordo del Presidente BCE Mario Draghi. Infine gli USA rilasceranno un report sulle vendite di abitazioni in corso.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5563 durante la mattinata europea, il minimo dal 25 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5580, in calo dello 0,39%.
Supporto a 1,5516, minimo del 23 gennaio e resistenza a 1,5643, massimo della sessione.
Ma il sentimento resta debole per via della situazione in Spagna, dove l’aumento del rendimento dei titoli, i costi crescenti per sostenere le banche e la recessione economia hanno acceso le preoccupazioni che l’aumento dei costi per i salvataggio alle banche possa costringere Madrid a chiedere un salvataggio internazionale.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ieri è salito al 6,6% oggi, avvicinandosi alla soglia critica del 7%, che ha preceduto i salvataggi internazionali in Grecia, Irlanda e Protogallo.
La BCE si è opposta ieri ai piani di Madrid mirati a ricapitalizzare Bankia, attraverso i prestiti BCE alla Banca Centrale Spagnola, portando il sistema bancario iberico sull’orlo del collasso.
La sterlina è pressoché invariata dopo i dati ufficiali relativi al Regno Unito che hanno mostrato che i prestiti netti sono aumentati più del previsto ad aprile, mentre un secondo report ha mostrato che l’e approvazioni- mutui sono aumentate più del previsto il mese scorso.
La sterlina è pressoché invariata contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,01%, a 0,7990.
Nel corso della giornata l’Italia terrà un asta di 6,25 miliardi di titoli a 5 e 10 anni, mentre è atteso un discordo del Presidente BCE Mario Draghi. Infine gli USA rilasceranno un report sulle vendite di abitazioni in corso.