Investing.com – Il dollaro è salito contro le principali controparti oggi, in seguito ad un’asta di titoli spagnoli che non ha allentato i timori degli investitori, nonostante abbia incontrato una solida domanda.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,26% a 1,3093.
L’asta di titoli spagnoli che ha visto il superamento della cifra prefissata, di 2,5 miliardi di euro, mentre il rendimento dei titoli a 10 anni è rimasto al di sotto del 6%.
La Spagna ha venduto all’asta 1,1 miliardi di euro in titoli a 2 anni ad un rendimento medio del 3,46%, contro il 2,06% di un’asta simile il mese scorso, ed ha venduto 1,42 miliardi di euro in titoli a 10 anni ad un rendimento medio del 5,74%, contro il 5,33% di un’asta simile a marzo.
L’aumento del rendimento dei titoli a 10 anni non ha allentato i timori sulle previsioni per il paese, mentre il governo cerca di ridurre uno dei principali debiti della zona euro, con il pericolo di una seria recessione.
Intanto aumentano i timori per il settore bancario spagnolo, dopo che la banca centrale del paese ha riportato che le inadempienze ai prestiti della banche nazionali sono saliti al massimo di 18 anni a febbraio.
Il biglietto verde è stabile contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,02% a 1,6016.
La sterlina è rimasta supportata dal verbale della BoE di aprile che ha fatto scendere le aspettative per un ulteriore allentamento dalla banca centrale.
Il dollaro è salito contro lo yen, con USD/JPY su dello 0,55% a 81,69, e contro il franco svizzero, con ed USD/CHF in salita dello 0,23% a 0,9180.
Lo yen è andato sotto pressione nella speculazione sull’eventualità di una decisione per un allentamento da parte della BoJ, dopo che il governatore della Banca del Giappone si è impegnato ad implementare delle nuove misure di stimolo monetario, per raggiungere il target di inflazione del paese.
I dati hanno mostrato oggi che il disavanzo commerciale si è allargato più del previsto a marzo, in salita a 0,62 mila miliardi di yen, contro 0,32 mila miliardi di yen nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che il disavanzo commerciale salisse a 0,44 mila miliardi di yen a marzo.
Intanto il biglietto verde è misto nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD su dello 0,03% a 0,9909, AUD/USD in calo dello 0,11% a 1,0346 e NZD/USD su dello 0,06% a 0,8164.
In Nuova Zelanda, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è salito dello 0,5% nel primo trimestre, dopo un calo dello 0,3% nel trimestre precedente, meno delle aspettative di un aumento dello 0,6%.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,22% a 79,88.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,26% a 1,3093.
L’asta di titoli spagnoli che ha visto il superamento della cifra prefissata, di 2,5 miliardi di euro, mentre il rendimento dei titoli a 10 anni è rimasto al di sotto del 6%.
La Spagna ha venduto all’asta 1,1 miliardi di euro in titoli a 2 anni ad un rendimento medio del 3,46%, contro il 2,06% di un’asta simile il mese scorso, ed ha venduto 1,42 miliardi di euro in titoli a 10 anni ad un rendimento medio del 5,74%, contro il 5,33% di un’asta simile a marzo.
L’aumento del rendimento dei titoli a 10 anni non ha allentato i timori sulle previsioni per il paese, mentre il governo cerca di ridurre uno dei principali debiti della zona euro, con il pericolo di una seria recessione.
Intanto aumentano i timori per il settore bancario spagnolo, dopo che la banca centrale del paese ha riportato che le inadempienze ai prestiti della banche nazionali sono saliti al massimo di 18 anni a febbraio.
Il biglietto verde è stabile contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,02% a 1,6016.
La sterlina è rimasta supportata dal verbale della BoE di aprile che ha fatto scendere le aspettative per un ulteriore allentamento dalla banca centrale.
Il dollaro è salito contro lo yen, con USD/JPY su dello 0,55% a 81,69, e contro il franco svizzero, con ed USD/CHF in salita dello 0,23% a 0,9180.
Lo yen è andato sotto pressione nella speculazione sull’eventualità di una decisione per un allentamento da parte della BoJ, dopo che il governatore della Banca del Giappone si è impegnato ad implementare delle nuove misure di stimolo monetario, per raggiungere il target di inflazione del paese.
I dati hanno mostrato oggi che il disavanzo commerciale si è allargato più del previsto a marzo, in salita a 0,62 mila miliardi di yen, contro 0,32 mila miliardi di yen nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che il disavanzo commerciale salisse a 0,44 mila miliardi di yen a marzo.
Intanto il biglietto verde è misto nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD su dello 0,03% a 0,9909, AUD/USD in calo dello 0,11% a 1,0346 e NZD/USD su dello 0,06% a 0,8164.
In Nuova Zelanda, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è salito dello 0,5% nel primo trimestre, dopo un calo dello 0,3% nel trimestre precedente, meno delle aspettative di un aumento dello 0,6%.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,22% a 79,88.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.