Investing.com - L’euro è scambiato vicino al minimo degli ultimi nove anni contro il dollaro questo martedì, mentre il prezzo del greggio continua a scendere, alimentando i timori per l’impatto sulla crescita e sull’inflazione globale.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,31% a 1,1795, non lontano dal minimo di giovedì scorso di 1,1753, il minimo dal dicembre 2005.
Il prezzo del greggio oggi è crollato al minimo degli ultimi sei anni, a causa dei timori per l’eccesso delle scorte globali. La riduzione del prezzo del greggio ha destato preoccupazione per i livelli di inflazione già bassi in molte delle principali economie mondiali, compresa la zona euro.
La scorsa settimana i dati hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo nel blocco della moneta unica è sceso allo 0,2% a dicembre rispetto all’anno precedente, il primo calo del tasso annuo di inflazione dall’ottobre 2009. La Banca Centrale Europea punta ad un’inflazione di poco meno del 2%.
La riduzione dei prezzi al consumo ha alimentato le aspettative che la BCE possa decidere di introdurre misure di allentamento monetario già durante il vertice del 22 gennaio.
All’inizio del mese, il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che il rischio di non riuscire a mantenere la stabilità dei prezzi è più alto ora rispetto a sei mesi fa.
Sempre oggi, la moneta unica è salita contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP su dello 0,17% a 0,7812 dopo i dati che hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione nel Regno Unito è salito al tasso più lento dal maggio del 2000 a dicembre.
Il tasso annuo dell’inflazione britannica è sceso allo 0,5% il mese scorso dall’1,0% di novembre. Gli economisti avevano previsto un calo allo 0,7%.
La riduzione dell’inflazione ha alimentato le speranze che la Banca d’Inghilterra possa mantenere i tassi di interesse ai minimi storici per la maggior parte dell’anno.