Investing.com - L’euro è in salita contro il dollaro questo mercoledì nei timori per l’incertezza sulla tempistica della riduzione del programma di stimolo della Federal Reserve nel prossimo vertice; la moneta unica è invece in calo contro lo yen in seguito ai recenti profitti.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD è in salita dello 0,05% a 1,3767, al di sotto del massimo di martedì di 1,3794, il massimo dal 29 ottobre.
Supporto a 1,3700 e resistenza a 1,3831, il massimo del 25 ottobre ed il massimo di due anni.
Il dollaro è rimasto sotto pressione nelle aspettative che la Federal Reserve deciderà di non ridurre il programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese durante il vertice del 17 e 18 dicembre, nonostante i dati della scorsa settimana più forti del previsto sull’occupazione non agricola.
Il dollaro non ha risentito della notizia che i leader del Congresso avrebbero raggiunto un accordo sul bilancio dei prossimi 2 anni. Il congresso, deve ancora raggiungere un accordo sull’innalzamento del debito USA a febbraio 2014 per evitare un default.
La moneta unica è stata supportata inoltre dalla diminuzione delle aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea dopo il vertice di politica monetaria della scorsa settimana durante il quale la banca non ha effettuato nuovi tagli dei tassi di interesse.
L’euro è stato ulteriormente supportato dal vertice dei ministri delle finanze europei che li ha visti più vicini ad un accordo sull’unione bancaria, un provvedimento ritenuto necessario ad evitare una nuova crisi finanziaria nella regione.
L’euro si è staccato dal picco di cinque anni contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,16% a 141,30, dopo aver precedentemente toccato il massimo di 142,15, il massimo dall’ottobre 2008.
Il dollaro è in calo contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,21% a 102,62, dal picco di sei mesi di 103,37 di martedì.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD è in salita dello 0,05% a 1,3767, al di sotto del massimo di martedì di 1,3794, il massimo dal 29 ottobre.
Supporto a 1,3700 e resistenza a 1,3831, il massimo del 25 ottobre ed il massimo di due anni.
Il dollaro è rimasto sotto pressione nelle aspettative che la Federal Reserve deciderà di non ridurre il programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese durante il vertice del 17 e 18 dicembre, nonostante i dati della scorsa settimana più forti del previsto sull’occupazione non agricola.
Il dollaro non ha risentito della notizia che i leader del Congresso avrebbero raggiunto un accordo sul bilancio dei prossimi 2 anni. Il congresso, deve ancora raggiungere un accordo sull’innalzamento del debito USA a febbraio 2014 per evitare un default.
La moneta unica è stata supportata inoltre dalla diminuzione delle aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea dopo il vertice di politica monetaria della scorsa settimana durante il quale la banca non ha effettuato nuovi tagli dei tassi di interesse.
L’euro è stato ulteriormente supportato dal vertice dei ministri delle finanze europei che li ha visti più vicini ad un accordo sull’unione bancaria, un provvedimento ritenuto necessario ad evitare una nuova crisi finanziaria nella regione.
L’euro si è staccato dal picco di cinque anni contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,16% a 141,30, dopo aver precedentemente toccato il massimo di 142,15, il massimo dall’ottobre 2008.
Il dollaro è in calo contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,21% a 102,62, dal picco di sei mesi di 103,37 di martedì.