Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al minimo di 13 mesi contro il paniere delle altre principali valute questo lunedì, nei timori per il persistere del trambusto politico a Washington, mentre l’euro si stacca dal massimo di due anni.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 93,80 alle 07.33 ET (11.33 GMT), dopo aver toccato 93,65 nella notte, il minimo dal 22 giugno 2016.
Il dollaro resta sulla difensiva dopo che il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer si è dimesso venerdì, alimentando i timori per i disordini nel governo Trump.
Il dollaro è andato sotto pressione tra le voci che le indagini sui presunti collegamenti tra la campagna del Presidente Donald Trump e la Russia nelle elezioni dello scorso anno si stanno estendendo ai suoi affari.
Gli sviluppi politici restano al centro della scena questo lunedì dal momento che il Presidente Trump renderà una dichiarazione sulla sanità alle 15:15 ET.
Il tentativo da parte dei legislatori Repubblicani di sostituire l’Obamacare è fallito la scorsa settimana, un duro colpo per il governo Trump.
L’incapacità di far passare la riforma sanitaria ha ridimensionato le speranze circa l’approvazione delle altre proposte di legge di Trump, come la riforma delle leggi fiscali e l’adozione di uno stimolo fiscale.
Le aspettative sulle riforme e lo stimolo fiscale del governo Trump avevano spinto il dollaro al massimo di 14 anni dopo le elezioni di novembre. Il dollaro ha ora cancellato tutti i guadagni post elettorali.
Anche i dubbi sulla possibilità che la Federal Reserve alzi i tassi per la terza volta quest’anno hanno indebolito il dollaro.
La Fed terrà il prossimo vertice mercoledì e dovrebbe mantenere la politica monetaria stabile. I funzionari potrebbero dare indicazioni circa l’inizio della normalizzazione del bilancio.
L’euro segna un lieve ribasso contro il biglietto verde, con la coppia EUR/USD giù a 1,1654, dopo essere salito al massimo di 23 mesi di 1,1684 in precedenza.
La moneta unica è stata supportata dalle aspettative che la Banca Centrale Europea sia vicina alla chiusura del programma di acquisti di bond.
L’euro si stacca dal massimo giornaliero dopo i dati che hanno rivelato un rallentamento della crescita del settore privato della zona euro all’inizio del secondo semestre del 2017.
Il biglietto verde scende al minimo di cinque settimane contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,28% a 110,79.
La sterlina sale contro il dollaro, con il cambio GBP/USD su dello 0,33% a 1,3037.
Il dollaro australiano è in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,4% a 0,7947, restando al di sotto del massimo di 26 mesi di 0,7992 di venerdì.