Investing.com - I futures del petrolio greggio hanno ripreso a salire quest’oggi, staccandosi dal minimio di due settimane, ma i guadagni restano limitati dopo i dati di venerdì che hanno mostrato un aumento dell’occupazione minore del previsto, che hanno alimentato i dubbi sulla forza della ripresa USA, pesando così sulla domanda di petrolio.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a maggio sono stati scambiati a 93,33 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,7% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono saliti dello 0,8% nella seduta, al massimo giornaliero di 93,39 dollari al barile.
I prezzi Nymex hanno segnato venerdì il minimo di 2 settimane di 91,97 dollari al barile, dopo i dati del Dipartimento per il Lavoro USA, che hanno mostrato che l’economia statunitense ha segnato 88.000 nuovi posti di lavoro lo scorso mese, l’aumento minimo da giugno, sotto le previsioni di un aumento di 200.000.
Inoltre, il report ha mostrato che il tasso di disoccupazione è sceso a 7,6% a marzo, dal 7,7% del mese precedente, poiché sono usciti dalla forza lavoro molti lavoratori. Il tasso di partecipazione è sceso a 63,3%, il minimo dal 1979.
I traders del petrolio hanno osservato attentamente il report mensile sull’occupazione USA, il principale indicatore dell’andamento del mercato del lavoro, che offre un punto di vista privilegiato sulla salute del principale consumatore di petrolio mondiale.
Un economia in calo è generalmente correlata con un calo della domanda di petrolio e prodotti raffinati come la benzina.
I prezzi del petrolio sono andati sotto forte pressione la scorsa settimana, perdendo il 4,3% dopo che la U.S. Energy Information Administration ha dichiarato un aumento delle scorte al massimo dal 1990, mentre la produzione di petrolio ha toccato il massimo dal 1992.
Gli Stati Uniti sono il principale consumatore mondiale di greggio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
I traders attendono inoltre i dati economici cinesi nel corso della settimana, per valutare la domanda di petrolio dal secondo consumatore mondiale.
La Cina è il secondo consumatore mondiale dopo gli USA, ed è stata il traino dell’aumento della richiesta.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a maggio sono saliti dello 0,8% a 104,99 dollari al barile, con lo spread tra i contratti brent e quelli del greggio a 11,66 dollari al barile.
Lo spread tra i due contratti resta vicino al minimo di 9 mesi, per via di un miglioramento delle previsioni di produzione nel Mare del Nord, unito ai timori per la previsione economica della zona euro.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a maggio sono stati scambiati a 93,33 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,7% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono saliti dello 0,8% nella seduta, al massimo giornaliero di 93,39 dollari al barile.
I prezzi Nymex hanno segnato venerdì il minimo di 2 settimane di 91,97 dollari al barile, dopo i dati del Dipartimento per il Lavoro USA, che hanno mostrato che l’economia statunitense ha segnato 88.000 nuovi posti di lavoro lo scorso mese, l’aumento minimo da giugno, sotto le previsioni di un aumento di 200.000.
Inoltre, il report ha mostrato che il tasso di disoccupazione è sceso a 7,6% a marzo, dal 7,7% del mese precedente, poiché sono usciti dalla forza lavoro molti lavoratori. Il tasso di partecipazione è sceso a 63,3%, il minimo dal 1979.
I traders del petrolio hanno osservato attentamente il report mensile sull’occupazione USA, il principale indicatore dell’andamento del mercato del lavoro, che offre un punto di vista privilegiato sulla salute del principale consumatore di petrolio mondiale.
Un economia in calo è generalmente correlata con un calo della domanda di petrolio e prodotti raffinati come la benzina.
I prezzi del petrolio sono andati sotto forte pressione la scorsa settimana, perdendo il 4,3% dopo che la U.S. Energy Information Administration ha dichiarato un aumento delle scorte al massimo dal 1990, mentre la produzione di petrolio ha toccato il massimo dal 1992.
Gli Stati Uniti sono il principale consumatore mondiale di greggio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
I traders attendono inoltre i dati economici cinesi nel corso della settimana, per valutare la domanda di petrolio dal secondo consumatore mondiale.
La Cina è il secondo consumatore mondiale dopo gli USA, ed è stata il traino dell’aumento della richiesta.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a maggio sono saliti dello 0,8% a 104,99 dollari al barile, con lo spread tra i contratti brent e quelli del greggio a 11,66 dollari al barile.
Lo spread tra i due contratti resta vicino al minimo di 9 mesi, per via di un miglioramento delle previsioni di produzione nel Mare del Nord, unito ai timori per la previsione economica della zona euro.