HONG KONG (Reuters) - Violenti scontri si sono registrati in uno dei più famosi e congestionati shopping centre di Hong Kong, mentre centinaia di sostenitori del governo cinese hanno divelto tende e striscioni dei manifestanti filo-democratici, costringendo molti ad andarsene.
Decine di migliaia di persone sono scese in strada ad HK nell'ultima settimana per chiedere la piena democrazia dell'ex-colonia britannica, compreso un sistema di voto libero per quando saranno chiamati a scegliere il nuovo governo nel 2017.
Il leader di Hong Kong Leung Chun-ying si è detto d'accordo ad aprire colloqui con i manifestanti ma si è rifiutato di dimettersi, mentre il segretario alle Finanze John Tsang ha ammonito che le proteste al centro finanziario Center potrebbero creare danni "permanenti" all'hub finanziario asiatico.
Gli scontri sono iniziati domenica scorsa, quando la polizia ha usato spray al peperoncino, lacrimogeni e manganelli per disperdere le manifestazioni, le più imponenti da quando l'ex-colonia è tornata sotto il governo cinese nel 1997.
La Cina governa HK attraverso la formula "un paese, due sistemi", che accorda ad Hong Kong alcune autonomie e libertà negate ai cinesi sulla terraferma e ha il suffragio universale come obiettivo finale.
Ma un decreto dello scorso 31 agosto, che pone il veto sui candidati per le elezioni del 2017, ha fatto infuriare gli attivisti filo-democratici, portando alle manifestazioni di piazza.
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