Investing.com - I futures del rame restano stabili vicino al massimo di due settimane questo lunedì; il crescente ottimismo per lo stato di salute dell’economia statunitense continua a supportare la richiesta del metallo industriale.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a settembre è salito dello 0,09%, o di 0,3 centesimi, a 3,207 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea.
I prezzi hanno precedentemente toccato il massimo giornaliero di 3,228 dollari la libbra, il massimo dal 10 agosto. Il rame ha chiuso la seduta di venerdì in salita dello 0,9%, o di 2,8 centesimi, a 3,204 dollari.
I futures troveranno supporto a 3,169 dollari, il minimo dal 22 agosto e resistenza a 3,231 dollari la libbra, il massimo dal 10 agosto.
Questa settimana i riflettori saranno puntati su una serie di indicatori economici statunitensi di rilievo, mentre gli investitori attendono ulteriori segnali della forza della ripresa e sul corso futuro della politica monetaria.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sul prodotto interno lordo del secondo trimestre giovedì. Inoltre, nel corso della settimana saranno pubblicati i report sulla vendita di case nuove, sugli ordinativi dei beni durevoli e sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì, durante il vertice annuale dei più autorevoli presidenti delle banche centrali ed economisti organizzato dalla Federal Reserve a Jackson Hole, in Wyoming, la Presidente della Fed Janet Yellen ha affermato che l’economia statunitense è in ripresa e il mercato del lavoro ha visto un miglioramento.
I commenti hanno seguito i verbali del vertice di luglio della Fed che hanno mostrato che secondo alcuni funzionari il miglioramento della ripresa economica e del mercato del lavoro costituisce una spinta per un inasprimento della politica monetaria.
I prezzi Comex del rame sono saliti dello 0,96%, o di 3,1 centesimi la scorsa settimana, dopo che Glencore, il gigante del settore, ha previsto un forte aumento della richiesta da parte della Cina e dall’Occidente nel secondo semestre.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre è in calo dello 0,2%, o di 2,50 dollari, a 1.277,70 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a dicembre scende dello 0,26%, o di 5,1 centesimi, a 19,40 dollari l’oncia.
L’Indice del Dollaro USA è salito al massimo di 11 mesi dopo la conferenza dei presidenti delle banche centrali tenutasi nel fine settimana a Jackson Hole, in Wyoming, durante la quale si è fatta più evidente la divergenza di opinioni in merito ai tassi di interesse tra gli Stati Uniti e le altre nazioni.
Un dollaro forte in genere pesa sull’oro, dal momento che riduce l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.