Investing.com – Il dollaro è in calo contro il franco svizzero questo lunedì, con gli investitori che bloccano i profitti dopo che il biglietto verde ha toccato il massimo di sei mesi contro il franco svizzero venerdì, spinto dai dati sull’occupazione USA.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9502, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 0,9505, in calo dello 0,13%.
Supporto a 0,9466, minimo del 13 novembre e resistenza a 0,9552, massimo dell’8 marzo.
Il biglietto verde è andato sotto pressione dopo i dati USA che hanno mostrato che l’economia ha segnato 263.000 nuovi posti di lavoro a febbraio, molto più del previsto aumento di 160.000. Il report ha mostrato inoltre che il tasso di disoccupazione USA è sceso a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
I dati positivi hanno alimentato la speculazione verso una conclusione anticipata del programma di allentamento della Federal Reserve, spingendo la domanda per il dollaro.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio, in salita dell’1,9% a gennaio, meno del previsto aumento del 2,8%, dopo un aumento del 4,7% nel mese precedente.
Lo Swissie è pressoché invariato contro l’euro, con EUR/CHF in salita dello 0,06% a 1,2361.
Stamane i dati hanno mostrato che la produzione industriale in Francia è scesa dell’1,2% a gennaio, contro le aspettative di un aumento dello 0,1% e dopo un calo dello 0,1% nel mese precedente.
Sempre oggi un report ha mostrato che il surplus commerciale della Germania è sceso a 15,7 miliardi di euro a gennaio, da un rivisto 16,9 miliardi del mese precedente.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9502, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 0,9505, in calo dello 0,13%.
Supporto a 0,9466, minimo del 13 novembre e resistenza a 0,9552, massimo dell’8 marzo.
Il biglietto verde è andato sotto pressione dopo i dati USA che hanno mostrato che l’economia ha segnato 263.000 nuovi posti di lavoro a febbraio, molto più del previsto aumento di 160.000. Il report ha mostrato inoltre che il tasso di disoccupazione USA è sceso a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
I dati positivi hanno alimentato la speculazione verso una conclusione anticipata del programma di allentamento della Federal Reserve, spingendo la domanda per il dollaro.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio, in salita dell’1,9% a gennaio, meno del previsto aumento del 2,8%, dopo un aumento del 4,7% nel mese precedente.
Lo Swissie è pressoché invariato contro l’euro, con EUR/CHF in salita dello 0,06% a 1,2361.
Stamane i dati hanno mostrato che la produzione industriale in Francia è scesa dell’1,2% a gennaio, contro le aspettative di un aumento dello 0,1% e dopo un calo dello 0,1% nel mese precedente.
Sempre oggi un report ha mostrato che il surplus commerciale della Germania è sceso a 15,7 miliardi di euro a gennaio, da un rivisto 16,9 miliardi del mese precedente.