Borsa Milano in calo con Europa su realizzi, deboli blue chip

MILANO, 7 dicembre (Reuters) - Piazza Affari conferma i ribassi di apertura, appesantita dalle prese di beneficio dopo il rally in chiusura della scorsa settimana e in mancanza di spunti forti all'inizio di quella attuale.

Il calo dei listini milanesi appare intonato a quelli delle altre piazze europee, anche se resta caratterizzato nel caso italiano dagli scarsi volumi per i due giorni di ridotta attività in coincidenza con le festività locali.

"Oggi c'è poco movimento", conferma un trader da piazza Affari, "più dei temi importanti gioca la voglia di portare a casa i rialzi di venerdì.

Poco prima delle 11,00 l'indice FTSE Mib <.FTMIB> cede lo 0,59%, l'AllShares <.FTITLMS> lo 0,54% e il MidCap <.FTITMC> lo 0,15%. Volumi intorno a 390 milioni di euro.

* Scendono tutte le blue chip, con in testa le società finanziarie e i titoli legati a settori ciclici. Male soprattutto i cementieri come ITALCEMENTI , che perde quasi due punti percentuali, più contenuto il calo di BUZZI UNICEM .

* FIAT perde oltre l'1%, un trader cita la delusione le attività europee che non saranno in grado di raggiungere una redditività operativa importante, secondo quanto dichiarato dall'AD Sergio Marchionne.

* Deboli le banche, a partire da POPOLARE MILANO , pesante anche INTESA SANPAOLO , contiene le perdite entro il punto percentuale UNICREDIT . Fanno eccezione rispetto al trend UBI e MONTEPASCHI , che tengono senza brillare sostenute dal giudizio positivo di Fbr Capital Markets.

* Cede oltre un punto percentuale TELECOM ITALIA , appesantita dal taglio di target price da parte di JP Morgan.

* Bene GEOX , in discreto rialzo dopo l'ottimismo rivelato ieri attraverso la stampa sulle prospettive di crescita future e sull'andamento della stagione natalizia.

* Tra i titoli fuori dal listino principale, cede oltre il 4% IT WAY dopo i risultati negativi per l'esercizio al 30 settembre, con perdita di 1,25 milioni di euro a fronte di un utile di 654.000 nel periodo percedente e ricavi in calo del 7% circa.