LONDRA, 13 novembre (Reuters) - Dollaro sotto pressione dopo i guadagni di ieri. Le stime preliminari sui Pil dei vari paesi, pur risultando leggermente sotto le attese per Germania, Italia e zona euro e ampiamente peggiori del previsto per la Francia, hanno confermato un trend di crescita che mancava ormai da tempo. In particolare le stime su trimestre per i 16 paesi Uem hanno indicato un rialzo del Pil dello 0,4% nel periodo luglio-settembre, su un consensus a +0,5%.
Il mercato delle valute, nonostante le preoccupazioni degli analisti, si è mantenuto freddo sui dati. "Sarà probabilmente la propensione al rischio a prendere il sopravvento nella seduta di oggi. Le valute guardano all'azionario e al mercato delle commodity", commenta lo strategist Sverre Holbek di Danske Bank.
Alta nell'agenda di questi giorni sarà invece l'esortazione americana ai paesi asiatici a fare di più per aumentare la domanda interna invece di affidarsi soltanto alle esportazioni verso l'America.
"Obama arriverà in Asia per la prima volta da presidente degli Stati Uniti e questo potrebbe mettere sotto i riflettori il problema della flessibilità delle valute asiatiche", scrivono gli analisti di Ing in una nota.
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