9 settembre (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono in leggero calo. Il dollaro forte, se da un lato rappresenta un vantaggio per l'export soprattutto giapponese, dall'altro appesantisce il comparto dell'energia.
Intorno alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico (MIAPJ0000PUS), che non comprende Tokyo, scende dello 0,06%.
SHANGHAI è in lieve calo dopo i guadagni registrati nelle ultime sei sedute, sulle attese di una tornata di dati macro non incoraggianti. Sabato saranno divulgate le stime su inflazione, produzione industriale e vendite al dettaglio. Secondo gli analisti, i dati sul commercio estero pubblicati ieri rafforzano l'idea che l'economia cinese stia rallentanto. A guidare il ribasso sono i titoli finanziari con Bank of Beijing (SS:601169) che perde il 2,4% e Pacific Securities (SS:601099) che cede il 2,4%. HONG KONG, chiusa per una festività, riprenderà domani le contrattazioni.
SYDNEY segna un marginale rialzo, ma si mantiene vicino ai minimi da tre settimane. Il calo del prezzo dell'oro si è riverberato sui minerari con Newcrest Mining (AX:NCM) che ha chiuso a -1,9%.
MUMBAI è in leggero calo. I metallurgici sono in flessione in attesa l'udienza dell'Alta corte su presunte illegalità nella distribuzione di ingenti partite di carbone tra diversi settori industriali attuata dal governo dal 1993.
Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia