MILANO, 9 giugno (Reuters) - Piazza Affari archivia in
rialzo una seduta caratterizzata da un rimbalzo generalizzato
dopo il sell-off di ieri.
Tonica fin dall'avvio delle contrattazioni, la borsa di
Milano ha consolidato i progressi dopo la partenza positiva di
Wall Street. Ma la corsa ha perso un po' di forza nel finale.
"Il mercato sta cercando di consolidare gli attuali livelli,
con un movimento laterale che ormai da tre settimane è il tema
dominante", commenta Matteo Zardoni, proprietary trader di Maple
Bank.
"Nei prossimi giorni", prosegue Zardoni, "ci aspettano nuovi
segnali dai dati macro, occupazione in primis. Se verrà
confermato il calo dei disoccupati in Usa e in Europa, si vedrà
un consolidamento della ripresa della fiducia e il mercato potrà
registrare un nuovo allungo. Mentre se a dominare sarà ancora
l'incertezza sulla ripartenza dell'economia reale", conclude il
trader di Maple Bank, "difficilmente si potrà rimanere in una
fase laterale".
In chiusura, l'indice Ftse/Mib <.FTMIB> ha guadagnato lo
0,91%, il Ftse/All Share <.FTITLMS> lo 0,92% e il Ftse/Mid Cap
<.FTITMC> lo 0,69%. Volumi per un controvalore di circa 2,2
miliardi di euro.
* IMPREGILO ha messo a segno un balzo del 4,78%.
Exane Bnp Paribas ha promosso il titolo a "outperform" da
"neutral", alzando l'obiettivo di prezzo a 2,9 da 1,9 euro.
* Bene anche le altre società legate alle costruzioni: BUZZI
UNICEM +2,13%, ma ITALCEMENTI , tonica ieri,
ha limitato il rialzo allo 0,68%. Fuori dal paniere principale,
SADI ha guadagnato il 5,69%, DANIELI il
3,57%, TREVI il 3,66% e ASTALDI il 3,61%. Per
quanto riguarda Danieli, Santander ha avviato la copertura con
"buy" e target price di 16,9 euro. Un dealer ipotizza che il
settore delle costruzioni benefici "dell'esito delle elezioni
amministrative", che potrebbe favorire le opere
infrastrutturali. Ma un altro operatore sottolinea che "il
risultato delle elezioni era ampiamente atteso" e pone l'accento
sul fatto che i titoli del comparto "arrivano da quotazioni
molto basse".
* In sofferenza da tempo, ENEL ha messo a segno un
rimbalzo del 4,83%, con scambi pari a circa quattro volte la
media. Il titolo della società guidata da Fulvio Conti, secondo
un trader, "con l'aumento di capitale ha sofferto parecchio, ma
mi aspetto che sia più forte dalla settimana prossima, quando i
diritti cesseranno di essere trattati". I diritti
sono saliti del 28,57%.
* LOTTOMATICA , dopo il rally di ieri, ha rallentato
il passo, terminando con un progresso dell'1,22%. Il Consiglio
di Stato ha espresso parere favorevole all'ipotesi di rinnovo
della concessione per il Gratta & Vinci, in scadenza il prossimo
maggio. Il titolo è stato promosso a "neutral" da Exane.
* FIAT è calata dell'1,39%, nella giornata in cui
un portavoce ha affermato che il Lingotto non rinuncerà al deal
Chrysler, anche se non verrà rispettata la scadenza del 15
giugno per la chiusura. Ieri, un giudice della Corte Suprema Usa
ha accolto la richiesta di sospendere la vendita.
* Brillante STM , +3,94%, grazie all'incremento
delle previsioni sul secondo trimestre di Texas Instruments
.
* Rimbalzi per PARMALAT , +4,15%, e SNAM ,
+2,59%.
* Flessione pomeridiana per TELECOM ITALIA : -1,5%.
La controllata TELECOM ITALIA MEDIA è balzata del
17,32%. Dall'European Equity Conference di Equita Sim è emerso
un interesse della francese Tf1 per Telemontecarlo,
che, però, non c'entra nulla con La7.
* BULGARI ha lasciato sul terreno il 2,38%: da un
summit Reuters sul lusso, a Parigi, le società del settore hanno
fornito indicazioni negative sull'andamento del mercato nel
2009.
* Tra le small e mid cap, AEFFE è avanzata del
7,03%: Dow Jones Indexes ha comunicato che il titolo del made in
Italy entrerà dall'11 giugno nell'indice Dow Jones Luxury.
* IPI ha guadagnato il 42,75%, a 1,87 euro,
avvicinandosi al prezzo dell'Opa (1,9 euro per azione) della
famiglia Segre.
* BANCA PROFILO ha guadagnato il 17,38%: ieri,
l'assemblea della banca ha approvato l'aumento di capitale
finalizzato all'ingresso di Sator nel capitale e ha nominato il
nuovo Cda, che vedrà Matteo Arpe alla presidenza.
* PIRELLI RE è caduta del 5,67%: un dealer ritiene
che la flessione sia conseguenza "dell'insolvenza di Arcandor".
Pirelli Re, secondo uno studio, avrebbe un rischio legato al
fallimento della società tedesca.