Investing.com - Il dollaro USA si stacca dal minimo di oltre cinque anni contro il cugino canadese questo mercoledì, dopo i dati deludenti USA che pesano sul biglietto verde, nonostante la domanda di investimenti rifugio sia alta.
Il cambio USD/CAD si è staccato da 1,2017, il massimo dall’aprile 2009; successivamente il cambio si è attestato a 1,1941, negli scambi USA, in calo dello 0,11%.
Supporto a 1,1832, minimo del 12 gennaio e resistenza a 1,2017, massimo della seduta.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono scese dello 0,9% lo scorso mese, contro le aspettative di un calo dello 0,1%. Il dato di novembre è stato rivisto al ribasso ad un aumento dello 0,4% dal precedente aumento dello 0,7%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono la vendita di automobili, hanno visto un calo dell’1,0% a dicembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%. Le vendite al dettaglio core a novembre sono salite dello 0,1%, la lettura è stata rivista al ribasso ad un aumento dello 0,4% dall’aumento dello 0,5% precedentemente riportato.
Il dollaro canadese, legato al prezzo del greggio è andato sotto pressione dopo il selloff della materia prima.
Il prezzo del greggio ha risentito della decisione di ieri della Banca Mondiale di tagliare le previsioni di crescita globale, una decisione che ha riacceso i timori per una ripresa economica già altalenante. Oggi il prezzo del greggio segna un nuovo ribasso, dopo aver toccato il minimo di quasi sei anni nella seduta precedente; i forti ribassi sono da attribuire alla decisione dell’OPEC di non abbassare la produzione nonostante il livello delle scorte globali.
Il crollo del prezzo del greggio, che negli ultimi sei mesi si è dimezzato, ha scatenato i timori per i livelli di inflazione già bassi in molte delle principali economie mondiali.
Il loonie è in calo contro l’euro, con la coppia EUR/CAD su dello 0,16% a 1,4097. L’euro si è ulteriormente indebolito dopo che uno degli avvocati generali della Corte di Giustizia Europea, Pedro Cruz Villalon, ha consigliato ai giudici di approvare il piano OMT (Transazioni Monetarie Dirette) della BCE, una misura lanciata nel 2012.
Secondo Villalon, la BCE dovrebbe evitare “qualsiasi coinvolgimento diretto nel programma di assistenza finanziaria riguardante lo Stato in difficoltà”.
In vista del vertice di politica monetaria del 22 gennaio della BCE, questa sentenza sembra lasciare via libera alla banca per introdurre nuove misure di allentamento monetario.
Inoltre, i dati di stamane hanno rivelato che la produzione industriale nella zona euro è aumentata dello 0,2% a novembre, in linea con le aspettative, mentre la produzione industriale è diminuita dello 0,4% su base annua.