Investing.com - La sterlina è pressoché invariata contro il dollaro questo venerdì, dopo la pubblicazione dei dati deludenti sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito, mentre la notizia delle elezioni anticipate a giugno continua a supportare la valuta britannica e il sentimento sul biglietto verde resta debole.
Il cambio GBP/USD segna 1,2773 negli scambi della mattinata europea, il minimo della seduta; successivamente la coppia si è attestata a 1,2806.
Supporto a 1,2766, il minimo del 19 aprile e resistenza a 1,2909, il massimo del 18 aprile e di sei mesi.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha reso noto che le vendite al dettaglio sono crollate dell’1,8% a marzo dopo il balzo dell’1,7%, dato rivisto da una stima precedente di un aumento pari all’1,4%. Gli analisti avevano previsto un calo di solo lo 0,2% il mese scorso.
Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,7% il mese scorso, contro le previsioni di un balzo del 3,4%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili e il carburante, hanno visto un crollo dell’1,5% a marzo, deludendo le attese di un calo dello 0,4%.
La sterlina resta supportata da quando martedì il Primo Ministro britannico Theresa May ha chiesto le elezioni anticipate per l’8 giugno.
Il giorno dopo, il Parlamento britannico ha approvato con 522 voti contro 13 la richiesta della May del voto anticipato, gettando le basi che definiranno i termini per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Intanto, il biglietto verde recupera terreno dopo le parole di ieri del Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin secondo cui il governo annuncerà molto presto un piano di riforma fiscale, ridimensionando i timori circa la capacità del Presidente Donald Trump di far approvare le riforme fiscali nell’immediato futuro.
Il sentimento sul dollaro resta debole tuttavia da quando all’inizio della settimana i media ufficiali nordcoreani hanno avvertito gli Stati Uniti di un “attacco preventivo super-potente”, dicendo di non “provocarli”.
Pesano inoltre i dati deludenti di ieri sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione USA e sull’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia.
La sterlina è in calo anche contro l’euro, con la coppia EUR/GBP su dello 0,10% a 0,8375.