Investing.com - L'euro ha cancellato le perdite contro il dollaro USA nella giornata di martedì, staccandosi dal minimo giornaliero per via della bassa propensione al rischio,ma i guadagni sono stati limitati dalle preoccupazioni in corso sulla crisi finanziaria del blocco della moneta unica.
EUR/USD è rimbalzato da 1,3592, il minimo giornaliero a 1,3691 durante gli scambi europei del primo pomeriggio, in salita dello 0,03%.
Supporto a 1,3493, minimo del 12 settembre di sette mesi e resistenza a 1,3720, massimo di lunedì.
La moneta comune ha trovato il sostegno dopo che la Grecia ha interamente versato 769 milioni di cedole e dopo che il Giappone ha indicato che potrebbe acquistare più obbligazioni emesse dal fondo di salvataggio della zona euro.
In un'intervista con il Wall Street Journal, il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda ha dichiarato a Tokyo di essere aperto all'acquisto di più obbligazioni emesse dal Fondo europeo di stabilità finanziaria, in uno sforzo per sostenere e stabilizzare i mercati europei.
La preoccupazione per la crisi del debito nella zona euro è rimasta dopo Standard & Poor's ha declassato il rating sul debito dell'Italia di una tacca, a causa della debole crescita economica e delle difficoltà politiche.
Nel frattempo, i colloqui per discutere se la Grecia ha fatto abbastanza per qualificarsi per la sua nuova tranche di fondi di salvataggio si sono conclusi ieri senza raggiungere un accordo. Il ministro della finanze della Grecia ha dichiarato che la discussione continuerà oggi, aggiungendo che c'è molto ancora da fare.
L'euro è rimasto pressoché invariato dopo un rapporto che mostra che l'indice del sentimento economico dell'istituto tedesco ZEW è diminuito il mese scorso.
L'euro è salito anche contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,05% a 0,8718.
Nel frattempo, gli investitori si concentreranno sul prossimo incontro di due giorni della Federal Reserve, nella speculazione che la banca centrale possa implementare nuove misure di allentamento per sostenere la crescita.
EUR/USD è rimbalzato da 1,3592, il minimo giornaliero a 1,3691 durante gli scambi europei del primo pomeriggio, in salita dello 0,03%.
Supporto a 1,3493, minimo del 12 settembre di sette mesi e resistenza a 1,3720, massimo di lunedì.
La moneta comune ha trovato il sostegno dopo che la Grecia ha interamente versato 769 milioni di cedole e dopo che il Giappone ha indicato che potrebbe acquistare più obbligazioni emesse dal fondo di salvataggio della zona euro.
In un'intervista con il Wall Street Journal, il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda ha dichiarato a Tokyo di essere aperto all'acquisto di più obbligazioni emesse dal Fondo europeo di stabilità finanziaria, in uno sforzo per sostenere e stabilizzare i mercati europei.
La preoccupazione per la crisi del debito nella zona euro è rimasta dopo Standard & Poor's ha declassato il rating sul debito dell'Italia di una tacca, a causa della debole crescita economica e delle difficoltà politiche.
Nel frattempo, i colloqui per discutere se la Grecia ha fatto abbastanza per qualificarsi per la sua nuova tranche di fondi di salvataggio si sono conclusi ieri senza raggiungere un accordo. Il ministro della finanze della Grecia ha dichiarato che la discussione continuerà oggi, aggiungendo che c'è molto ancora da fare.
L'euro è rimasto pressoché invariato dopo un rapporto che mostra che l'indice del sentimento economico dell'istituto tedesco ZEW è diminuito il mese scorso.
L'euro è salito anche contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,05% a 0,8718.
Nel frattempo, gli investitori si concentreranno sul prossimo incontro di due giorni della Federal Reserve, nella speculazione che la banca centrale possa implementare nuove misure di allentamento per sostenere la crescita.