Investing.com – La sterlina è risalita contro il dollaro, rimbalzando dal minimo di 8 giorni toccato in precedenza; tuttavia la moneta britannica è rimasta sotto pressione per via del rinnovarsi dei timori rinnovati sulla crisi del debito nella zona euro, che hanno pesato sul sentimento.
Durante il pomeriggio europeo, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6174, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,6160, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,6108 il minimo del 24 aprile e resistenza a 1,6201, massimo del 4 maggio.
Il sentimento ha trovato un lieve supporto dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordini di fabbrica sono saliti del 2,2% a marzo, superando le aspettative per un aumento dello 0,5%.
Ma gli investitori restano cauti dopo il risultato delle elezioni in Grecia che hanno gettato nel dubbio il futuro del salvataggio internazionale del paese, alimentando i timori su un possibile uscita della Grecia dalla zona euro.
In Grecia nessuno dei 2 partiti a favore del salvataggio è riuscito ad assicurarsi abbastanza voti per la maggioranza in parlamento, con gli elettori che hanno scelto partiti minori contro le dure misure di austerità, mettendo in dubbio il futuro dell’accordo sul salvataggio internazionale.
Intanto in Francia il presidente uscente Nicolas Sarkozy è stato sconfitto dal candidato socialista François Hollande, che ha manifestato la volontà di rinegoziare il patto fiscale della zona euro per stimolare la crescita nella regione.
Contro l’euro la sterlina è vicina al massimo di 3 anni e mezzo, con EUR/GBP in calo dello 0,8036, prima di tornare a 0,8067, in calo dello 0,46%.
Ci si aspetta che volumi di oggi resteranno ridotti, vista la chiusura dei mercati del Regno Unito per festività nazionale.
Durante il pomeriggio europeo, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6174, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,6160, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,6108 il minimo del 24 aprile e resistenza a 1,6201, massimo del 4 maggio.
Il sentimento ha trovato un lieve supporto dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordini di fabbrica sono saliti del 2,2% a marzo, superando le aspettative per un aumento dello 0,5%.
Ma gli investitori restano cauti dopo il risultato delle elezioni in Grecia che hanno gettato nel dubbio il futuro del salvataggio internazionale del paese, alimentando i timori su un possibile uscita della Grecia dalla zona euro.
In Grecia nessuno dei 2 partiti a favore del salvataggio è riuscito ad assicurarsi abbastanza voti per la maggioranza in parlamento, con gli elettori che hanno scelto partiti minori contro le dure misure di austerità, mettendo in dubbio il futuro dell’accordo sul salvataggio internazionale.
Intanto in Francia il presidente uscente Nicolas Sarkozy è stato sconfitto dal candidato socialista François Hollande, che ha manifestato la volontà di rinegoziare il patto fiscale della zona euro per stimolare la crescita nella regione.
Contro l’euro la sterlina è vicina al massimo di 3 anni e mezzo, con EUR/GBP in calo dello 0,8036, prima di tornare a 0,8067, in calo dello 0,46%.
Ci si aspetta che volumi di oggi resteranno ridotti, vista la chiusura dei mercati del Regno Unito per festività nazionale.