Investing.com - Il dollaro USA è salito contro
il franco svizzero questo giovedì, dopo che la Banca Nazionale Svizzera ha tenuto la politica monetaria invariata, dichiarando che il franco svizzero resta “in salita”.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9350, il minimo dal 10 giugno, successivamente il cambio si è attestato a 0,9337, in salita dello 0,60%.
Supporto a 0,9250, minimo della seduta e resistenza a 0,9417, massimo del 10 giugno.
La BNS ha lasciato il tasso di interesse invariato allo zero, in linea con le aspettative.
La banca ha mantenuto inoltre il tasso minimo di cambio a 1,20 per euro dichiarando che la misura è “importante per evitare conseguenze indesiderate per le condizioni monetarie attuali”.
La banca centrale ha confermato che difenderà il tasso di interesse di cambio acquistando valuta estera in maniera illimitata se necessario.
La BNS ha dichiarato che anticiperà la crescita nel range tra 1% e 1,5% nel 2013 ma ha avvertito che i rischi per l’economia restano alti, aggiungendo che le “tensioni possono riapparire in ogni momento sui mercati finanziari globali”.
Il dollaro è salito dopo che la Federal Reserve ha dichiarato mercoledì che potrebbe iniziare a ritirare il programma di acquisti per la fine dell’anno.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che la banca potrebbe iniziare a rallentare gli acquisti di 85 miliardi di dollari mensili per la fine del 2013 e potrebbe sospenderli per metà 2014 se l’economia salirà quanto si aspetta la banca centrale.
Lo swissy è stabile contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,01%, a 1,2337.
L’euro è andato sotto pressione dopo i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera in Germania si è contratta più del previsto a giugno.
L’indice PMI manifatturiero è sceso a 48,7 a giugno contro le aspettative di una lettura finale di 49,8 ed in calo rispetto alla lettura finale di 49,4 a maggio.
L’attività in Germania del settore dei servizi è salita al massimo di cinque mesi, con l’indice PMI a 51,3 da 49,7 a maggio.
L’indice PMI della zona euro è salito a 48,7 a giugno, da una lettura finale di 48,3 a maggio, ma è rimasto sotto il livello di 50 che separa contrazione da espansione.
L’attività del settore dei servizi nella zona euro è migliorata al massimo di 15 mesi a giugno, con l’indice PMI dei servizi a 48,6 da 47,2 a maggio, sopra le aspettative di un aumento a 47,5.
il franco svizzero questo giovedì, dopo che la Banca Nazionale Svizzera ha tenuto la politica monetaria invariata, dichiarando che il franco svizzero resta “in salita”.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9350, il minimo dal 10 giugno, successivamente il cambio si è attestato a 0,9337, in salita dello 0,60%.
Supporto a 0,9250, minimo della seduta e resistenza a 0,9417, massimo del 10 giugno.
La BNS ha lasciato il tasso di interesse invariato allo zero, in linea con le aspettative.
La banca ha mantenuto inoltre il tasso minimo di cambio a 1,20 per euro dichiarando che la misura è “importante per evitare conseguenze indesiderate per le condizioni monetarie attuali”.
La banca centrale ha confermato che difenderà il tasso di interesse di cambio acquistando valuta estera in maniera illimitata se necessario.
La BNS ha dichiarato che anticiperà la crescita nel range tra 1% e 1,5% nel 2013 ma ha avvertito che i rischi per l’economia restano alti, aggiungendo che le “tensioni possono riapparire in ogni momento sui mercati finanziari globali”.
Il dollaro è salito dopo che la Federal Reserve ha dichiarato mercoledì che potrebbe iniziare a ritirare il programma di acquisti per la fine dell’anno.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che la banca potrebbe iniziare a rallentare gli acquisti di 85 miliardi di dollari mensili per la fine del 2013 e potrebbe sospenderli per metà 2014 se l’economia salirà quanto si aspetta la banca centrale.
Lo swissy è stabile contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,01%, a 1,2337.
L’euro è andato sotto pressione dopo i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera in Germania si è contratta più del previsto a giugno.
L’indice PMI manifatturiero è sceso a 48,7 a giugno contro le aspettative di una lettura finale di 49,8 ed in calo rispetto alla lettura finale di 49,4 a maggio.
L’attività in Germania del settore dei servizi è salita al massimo di cinque mesi, con l’indice PMI a 51,3 da 49,7 a maggio.
L’indice PMI della zona euro è salito a 48,7 a giugno, da una lettura finale di 48,3 a maggio, ma è rimasto sotto il livello di 50 che separa contrazione da espansione.
L’attività del settore dei servizi nella zona euro è migliorata al massimo di 15 mesi a giugno, con l’indice PMI dei servizi a 48,6 da 47,2 a maggio, sopra le aspettative di un aumento a 47,5.