Investing.com - La sterlina sale al massimo di cinque mesi contro il dollaro questo martedì, dopo i dati che hanno mostrato che la produzione industriale britannica è aumentata al tasso maggiore degli ultimi sei mesi a marzo, facendo diminuire i timori di un rallentamento della crescita economica.
Il cambio GBP/USD ha toccato il massimo di 1,5661, il massimo dal 22 dicembre, in salita da circa 1,5576 segnato prima del report.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che la produzione industriale è salita dello 0,5% a marzo, l’aumento maggiore da settembre, contro le aspettative di una lettura invariata e dopo l'incremento dello 0,1% di febbraio.
La crescita è stata dovuta principalmente all’aumento della produzione del greggio e del gas dal momento che l'estrazione delle due materie prime è salita al tasso maggiore dal febbraio 2014.
Nel primo trimestre, la produzione industriale è aumentata dello 0,1%, contro le aspettative di un calo dello 0,1%.
La produzione manifatturiera è salita dello 0,4% dopo la crescita rivista al rialzo dello 0,5% a febbraio, poco al di sopra dello 0,3% previsto. Su base annua, la produzione industriale è cresciuta di solo l’1,1%, il tasso di crescita più lento dal dicembre del 2013.
La sterlina scende contro l’euro, con la coppia EUR/GBP su dello 0,56% a 0,7196.
L’euro guadagna terreno questo martedì dal momento che il selloff dei bond globali ha contribuito ad indebolire il biglietto verde. Il rendimento dei bund a 10 anni tedeschi ha subito un’impennata, riducendo il gap con i bond a 10 anni USA.
Il rendimento dei bund tedeschi è un riferimento per i mercati finanziari europei e l’aumento del loro rendimento fa salire l’euro contro il dollaro.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,68% a 94,45, riavvicinandosi al minimo di due mesi di 93,96 segnato la scorsa settimana.
Il cambio EUR/USD schizza dell’1,02% a 1,1270.
Stamane la Grecia ha rimborsato 770 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionale, facendo diminuire i timori che il paese sia sull’orlo del default, ma persistono i dubbi sul futuro del paese nella zona euro.
Atene sta cercando di raggiungere un accordo su un pacchetto di riforme economiche per poter avere accesso ad ulteriori fondi di salvataggio ed evitare che le casse del paese si svuotino.