Investing.com - La sterlina si stacca dal massimo di due mesi contro il dollaro questo martedì dopo i dati che hanno rivelato un rallentamento maggiore del previsto della crescita economica britannica nel primo trimestre dell’anno.
Il cambio GBP/USD ha toccato il minimo di 1,5177 dopo la pubblicazione dei dati, per poi attestarsi a 1,5212 da circa 1,5225 segnato prima dei dati.
La sterlina ha toccato il massimo di 1,5260 questa mattina, il massimo dal 6 marzo.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il prodotto interno lordo è salito dello 0,3% nel trimestre terminato a marzo, in calo dallo 0,6% dell’ultimo trimestre del 2014. Si tratta del tasso di crescita più lento dal quarto trimestre del 2012.
Gli economisti avevano previsto un calo minore, pari allo 0,5%.
Su base annua, l’economia britannica è cresciuta del 2,4%, al di sotto del 2,6% previsto e dopo la crescita del 3,0% nell’ultimo trimestre del 2014.
La crescita nel settore dei servizi, il settore principale nel Regno Unito, è scesa allo 0,5% dallo 0,9% nel primo trimestre, secondo l’ONS, per via del calo visto nel settore dei servizi alle imprese ed in quello finanziario a partire dalla fine del 2010.
La produzione industriale ha segnato un calo dello 0,1% mentre quella edile ha visto una contrazione dell’1,6%.
La sterlina è scesa dal momento che i dati indicano che la Banca d’Inghilterra potrebbe lasciare invariati i tassi di interesse al minimo storico dello 0,5% per un periodo più lungo.
Gli investitori attendono l’esito delle elezioni che si terranno il 7 maggio nel Regno Unito e che potrebbero portare al cosiddetto parlamento “appeso”, in cui cioè nessun partito ha voti sufficienti per governare da solo, e dunque ad una coalizione instabile che potrebbe pesare sulla crescita.
La sterlina scende anche contro l’euro, con la coppia EUR/GBP in salita a 0,7166 da 0,7136 segnato precedentemente.
L’euro ha trovato supporto in seguito alla decisione del Primo Ministro greco Alexis Tsipras di cambiare il team che sta gestendo le trattative con i creditori internazionali, facendo sperare che entro l’inizio di maggio possa essere stato raggiunto un accordo.
I traders attendono l’indice immobiliare S&P/Case Shiller ed il report sulla fiducia dei consumatori USA nel corso della giornata per avere maggiori informazioni sulla forza della ripresa, in vista della dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve prevista per domani.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si è attestato a 96,84.