Investing.com - I futures dell’oro sono andati in salita questo martedì, ed hanno brevemente superato il livello chiave di 1.400 dollari nell’incertezza che la Federal Reserve possa iniziare a ritirare il programma di acquisti mensili già dal prossimo mese.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.402,00 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dello 0,65%. Il contratto di dicembre si è attestato in calo dello 0,2% a 1.393,10 dollari l’oncia troy questo lunedì.
I prezzi dell’oro sono rimasti nel range tra 1.395,40 dollari l’oncia troy, il minimo della seduta ed il massimo della seduta di 1.406,90 dollari l’oncia troy, il livello più alto dal 7 giugno.
Supporto a 1.351,90 dollari l’oncia troy, il minimo del 20 agosto e resistenza a 1.417,45, massimo del 7 giugno.
Il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che gli ordinativi dei beni durevoli sono scesi del 7,3% a luglio, contro le aspettative di un calo del 4%. Si è trattato del calo più forte dall’agosto 2012.
I dati sono giunti dopo un report di venerdì che ha mostrato che la vendita di case nuove è scesa del 13,4% a luglio, il calo più forte degli ultimi tre anni.
I dati deboli hanno alimentato l’incertezza su quando la Federal Reserve inizierà a ridurre il programma di acquisti mensili da 85 miliardi al mese il prossimo mese.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders dell’oro, in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Qualsiasi miglioramento nell’attività economica statunitense potrebbe ridurre le aspettative di un ulteriore allentamento, spingendo il dollaro e pesando sull’oro.
La banca centrale si riunirà il 17 e 18 settembre per rivedere l’economia e valutare la politica.
È salita la richiesta di bene rifugio dopo le crescenti speculazioni che gli USA e le altre nazioni occidentali interverranno in Siria hanno contribuito a spingere i prezzi del petrolio, dopo che è stato affermato l’utilizzo di armi chimiche contro i civili da parte delle forze del governo Bashar al-Assad.
Il Segretario di Stato John Kerry ha dichiarato che il Presidente Obama riterrà responsabile in governo siriano per l’utilizzo di armi chimiche.
Il metallo prezioso ha visto un rimbalzo di quasi il 16% da quando è stato toccato il minimi di 34 mesi di 1.180,15 dollari l’oncia troy il 28 giugno.
Nonostante i guadagni il metallo prezioso probabilmente segnerà una perdita del 17% sull’anno, nei timori che la Fed inizierà a ritirare il programma di stimolo per la fine dell’anno.
Un uscita dallo stimolo significherebbe una fuga verso l’oro, che è salito grazie alla domanda degli investitori in cerca di oro contro i rischi inflazionistici delle politiche monetarie allentate
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre ha segnato +0,75% a 24,23 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre ha segnato +0,4% a 3,341 dollari la libbra.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.402,00 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dello 0,65%. Il contratto di dicembre si è attestato in calo dello 0,2% a 1.393,10 dollari l’oncia troy questo lunedì.
I prezzi dell’oro sono rimasti nel range tra 1.395,40 dollari l’oncia troy, il minimo della seduta ed il massimo della seduta di 1.406,90 dollari l’oncia troy, il livello più alto dal 7 giugno.
Supporto a 1.351,90 dollari l’oncia troy, il minimo del 20 agosto e resistenza a 1.417,45, massimo del 7 giugno.
Il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che gli ordinativi dei beni durevoli sono scesi del 7,3% a luglio, contro le aspettative di un calo del 4%. Si è trattato del calo più forte dall’agosto 2012.
I dati sono giunti dopo un report di venerdì che ha mostrato che la vendita di case nuove è scesa del 13,4% a luglio, il calo più forte degli ultimi tre anni.
I dati deboli hanno alimentato l’incertezza su quando la Federal Reserve inizierà a ridurre il programma di acquisti mensili da 85 miliardi al mese il prossimo mese.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders dell’oro, in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Qualsiasi miglioramento nell’attività economica statunitense potrebbe ridurre le aspettative di un ulteriore allentamento, spingendo il dollaro e pesando sull’oro.
La banca centrale si riunirà il 17 e 18 settembre per rivedere l’economia e valutare la politica.
È salita la richiesta di bene rifugio dopo le crescenti speculazioni che gli USA e le altre nazioni occidentali interverranno in Siria hanno contribuito a spingere i prezzi del petrolio, dopo che è stato affermato l’utilizzo di armi chimiche contro i civili da parte delle forze del governo Bashar al-Assad.
Il Segretario di Stato John Kerry ha dichiarato che il Presidente Obama riterrà responsabile in governo siriano per l’utilizzo di armi chimiche.
Il metallo prezioso ha visto un rimbalzo di quasi il 16% da quando è stato toccato il minimi di 34 mesi di 1.180,15 dollari l’oncia troy il 28 giugno.
Nonostante i guadagni il metallo prezioso probabilmente segnerà una perdita del 17% sull’anno, nei timori che la Fed inizierà a ritirare il programma di stimolo per la fine dell’anno.
Un uscita dallo stimolo significherebbe una fuga verso l’oro, che è salito grazie alla domanda degli investitori in cerca di oro contro i rischi inflazionistici delle politiche monetarie allentate
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre ha segnato +0,75% a 24,23 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre ha segnato +0,4% a 3,341 dollari la libbra.