Il gruppo Italcementi ha illustrato nel corso dell'Investor Event in corso ad Agadir (Marocco) le linee guida di sviluppo del Gruppo nel medio/lungo periodo, in cui il ruolo dei prodotti innovativi ricoprirà una sempre maggiore attenzione.
Il top management della società, pur in presenza di uno scenario economico che permane ancora incerto, ha ribadito l'attenzione del Gruppo da un lato a rafforzare la presenza nelle aree di copertura dei mercati emergenti e dall'altra a incrementare l'efficienza del proprio sistema produttivo nei Paesi industrializzati. In base a queste linee industriali, stimando per i prossimi 5 anni un flusso di investimenti di circa 3 miliardi di euro e sulla base di un mantenimento del cash flow operativo in linea con quello del passato quinquennio, il gruppo si pone l'obiettivo di riportare la propria profittabilità in linea con i significativi margini segnati nel periodo precedente la difficile crisi economica mondiale grazie ad una struttura industriale rafforzata e a un portafoglio Paesi più solido ed equilibrato.
Nell'ambito di un approccio selettivo alle opportunità di sviluppo, basato sulla capacità finanziaria del Gruppo, si inserisce l'avvio dei lavori per il revamping della cementeria di Devnya in Bulgaria, che grazie all'introduzione delle Best Available Techonologies garantirà le migliori performances industriali e ambientali e positivi riflessi sui margini economici. A fianco di questa operazione è stato inoltre annunciato un accordo in Cina, nella provincia dello Shaanxi dove già opera la filiale Fuping Cement, per l'acquisto di una iniziale partecipazione di minoranza in Shifeng Cement, società che dispone di una moderna linea di produzione. Per quanto riguarda poi l'attività nell'area dei Paesi industrializzati, uno dei prossimi passi di intervento riguarderà l'Italia, dove sono in fase di definizione i processi autorizzativi riguardanti il revamping di impianti nel Nord del Paese.
Nelle linee guida di sviluppo del Gruppo si conferma la forte attenzione alla gestione del cash flow e alle misure per il controllo del fabbisogno di capitale circolante in modo da garantire una posizione finanziaria sostenibile e coerente con gli standard di 'investment grade' rating.
In questo contesto, nel corso dell'incontro con la comunità finanziaria, è stato annunciato che la controllata Italcementi Finance ha chiuso con un pool di 16 istituti bancari internazionali un accordo per la concessione di una linea di credito revolving di durata quinquennale per un totale di 920 milioni di euro. Questa operazione, che rifinanzia in anticipo linee disponibili in scadenza tra cui l'analoga linea sindacata di Ciments Français (700 milioni di euro al 2012), rappresenta un nuovo e importante passo nel progetto di rafforzamento organizzativo della gestione finanziaria del Gruppo, dove Italcementi Finance opera come strumento centralizzato di tesoreria.
In questo modo si allungherà la vita media delle linee di backup non utilizzate dal sistema bancario da 2,5 a 4 anni rafforzando quindi significativamente la solidità delle riserve di liquidità del Gruppo. Il ‘club deal' ha visto intervenire come bookrunners Bank of America Securities, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Intesa Sanpaolo, Natixis, Société Générale CIB, The Royal Bank of Scotland and Unicredit Corporate Banking.
Il top management della società, pur in presenza di uno scenario economico che permane ancora incerto, ha ribadito l'attenzione del Gruppo da un lato a rafforzare la presenza nelle aree di copertura dei mercati emergenti e dall'altra a incrementare l'efficienza del proprio sistema produttivo nei Paesi industrializzati. In base a queste linee industriali, stimando per i prossimi 5 anni un flusso di investimenti di circa 3 miliardi di euro e sulla base di un mantenimento del cash flow operativo in linea con quello del passato quinquennio, il gruppo si pone l'obiettivo di riportare la propria profittabilità in linea con i significativi margini segnati nel periodo precedente la difficile crisi economica mondiale grazie ad una struttura industriale rafforzata e a un portafoglio Paesi più solido ed equilibrato.
Nell'ambito di un approccio selettivo alle opportunità di sviluppo, basato sulla capacità finanziaria del Gruppo, si inserisce l'avvio dei lavori per il revamping della cementeria di Devnya in Bulgaria, che grazie all'introduzione delle Best Available Techonologies garantirà le migliori performances industriali e ambientali e positivi riflessi sui margini economici. A fianco di questa operazione è stato inoltre annunciato un accordo in Cina, nella provincia dello Shaanxi dove già opera la filiale Fuping Cement, per l'acquisto di una iniziale partecipazione di minoranza in Shifeng Cement, società che dispone di una moderna linea di produzione. Per quanto riguarda poi l'attività nell'area dei Paesi industrializzati, uno dei prossimi passi di intervento riguarderà l'Italia, dove sono in fase di definizione i processi autorizzativi riguardanti il revamping di impianti nel Nord del Paese.
Nelle linee guida di sviluppo del Gruppo si conferma la forte attenzione alla gestione del cash flow e alle misure per il controllo del fabbisogno di capitale circolante in modo da garantire una posizione finanziaria sostenibile e coerente con gli standard di 'investment grade' rating.
In questo contesto, nel corso dell'incontro con la comunità finanziaria, è stato annunciato che la controllata Italcementi Finance ha chiuso con un pool di 16 istituti bancari internazionali un accordo per la concessione di una linea di credito revolving di durata quinquennale per un totale di 920 milioni di euro. Questa operazione, che rifinanzia in anticipo linee disponibili in scadenza tra cui l'analoga linea sindacata di Ciments Français (700 milioni di euro al 2012), rappresenta un nuovo e importante passo nel progetto di rafforzamento organizzativo della gestione finanziaria del Gruppo, dove Italcementi Finance opera come strumento centralizzato di tesoreria.
In questo modo si allungherà la vita media delle linee di backup non utilizzate dal sistema bancario da 2,5 a 4 anni rafforzando quindi significativamente la solidità delle riserve di liquidità del Gruppo. Il ‘club deal' ha visto intervenire come bookrunners Bank of America Securities, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Intesa Sanpaolo, Natixis, Société Générale CIB, The Royal Bank of Scotland and Unicredit Corporate Banking.