MILANO (Reuters) - Il pubblico ministero Luigi Orsi, nelle sue conclusioni al processo con rito abbreviato in corso a Milano per uno dei filoni della vicenda Fonsai, ha chiesto oggi l'assoluzione "perché il fatto non sussiste" di Paolo Ligresti, terzogenito dell'ex patron del gruppo Salvatore, dalle accuse di aggiotaggio e falso in bilancio.
Chiesta l'assoluzione anche per gli altri due imputati, gli ex consulenti di Fonsai, Piergiorgio Bedogni e Fulvio Gismondi.
Il pm ha inoltre chiesto il non luogo a procedere per la società Fonsai, imputata come persona giuridica per la legge 231 sulla responsabilità delle aziende in relazione a reati commessi da loro funzionari.
Paolo Ligresti è agli arresti domiciliari dal mese scorso, quando rientrando dalla Svizzera in Italia si è costituto dopo due anni di latitanza.
Il procedimento a carico del figlio più giovane di Ligresti, che due anni fa è diventato cittadino svizzero sfuggendo così all'arresto, è stato trasferito alcuni mesi fa per competenza territoriale da Torino a Milano.
Salvatore Ligresti, la figlia più grande Jonella e i tre ex-dirigenti Antonio Talarico, Fausto Marchionni ed Emanuele Erbetta sono invece attualmente a processo a Torino con l'accusa di falso in bilancio aggravato dal grave nocumento e aggiotaggio sotto forma della falsa informazione ai mercati relativamente ai bilanci di Fonsai nel periodo 2008-2011. Gli interessati hanno sempre respinto ogni addebito.