Investing.com - Il dollaro statunitense è pressoché invariato contro il cugino canadese questo martedì, dopo i dati che hanno mostrato che l’economia canadese si è inaspettatamente contratta a settembre ma è comunque cresciuta nel terzo trimestre.
Il cambio USD/CAD ha segnato 1,3390 nei primi scambi statunitensi, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3365.
Supporto a 1,3286, il minimo di venerdì e resistenza a 1,3437, il massimo del 23 novembre e di un mese.
Statistics Canada ha reso noto che il prodotto interno lordo è sceso dello 0,5% a settembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,1% e dopo l’incremento dello 0,1% del mese precedente.
Su base annua, l’economia canadese è cresciuta al tasso annuo del 2,3% nel terzo trimestre, deludendo le aspettative di un aumento del 2,4% e dopo la contrazione dello 0,3% nel secondo trimestre.
Intanto, le speculazioni che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse durante il vertice di questo mese continuano a supportare il biglietto verde.
Gli investitori attendono una serie di report economici statunitensi questa settimana per avere nuove informazioni sulla forza dell’economia, poiché la Fed ha spiegato che la decisione di alzare i tassi di interesse sarà determinata dai dati.
Il loonie scende contro l’euro, con la coppia EUR/CAD su dello 0,51% a 1,4190.
Questa mattina l’Eurostat ha reso noto che il tasso di disoccupazione della zona euro è sceso al 10,7% ad ottobre dal 10,8% del mese prercedente. Si tratta del minimo mai registrato nella zona euro dal gennaio del 2012. Gli analisti avevano previsto che il tasso di disoccupazione restasse stabile al 10,8% a novembre.
Il report ha seguito le dichiarazioni del gruppo di ricerche di mercato Markit secondo cui l’indice PMI per il settore manifatturiero tedesco è salito a 52,9 a novembre da 52,6 del mese precedente.
Sempre in Germania, i dati hanno rivelato che il numero dei disoccupati in Germania è sceso di 13.000 unità il mese scorso, contro le aspettative di una riduzione di 5.000 unità.
Il sentimento sull’euro resta tuttavia vulnerabile, poiché nelle ultime settimane la Banca Centrale Europea ha reso noto di essere intenzionata ad introdurre nuove misure di allentamento monetario per supportare l’inflazione nella zona euro e dare slancio alla crescita.