Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate sono in calo questo mercoledì; i traders attendono la pubblicazione dei dati sulle scorte settimanali statunitensi nel corso della seduta per valutare la forza della richiesta da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a novembre scende di 33 centesimi, o dello 0,35%, a 93,49 dollari al barile negli scambi della mattinata europea.
I prezzi sono rimasti in un range che va da 93,44 a 93,88 dollari al barile. I futures troveranno supporto a 89,76 dollari al barile, il minimo dal 15 settembre e resistenza a 94,99 dollari al barile, il massimo dal 5 settembre.
Ieri, il prezzo del greggio USA ha subito un’impennata di 1,82 dollari, o dell’1,98%, al massimo di due settimane di 93,81 dollari al barile.
Il report governativo di oggi dovrebbe mostrare che le scorte di greggio USA sono diminuite di 1,7 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di benzina dovrebbero essere diminuite di 0,3 milioni di barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, ha dichiarato che le scorte di greggio USA sono aumentate di 3,3 milioni di barili nella settimana conclusasi il 12 settembre, rispetto al previsto calo di 1,5 milioni di barili.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte di benzina sono diminuite di 1,2 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati sono aumentate di 1,0 milioni di barili.
Gli investitori sono in attesa dell’esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve nel corso della giornata tra le aspettative che la banca centrale statunitense possa adottare una linea più dura.
Si prevede che la Fed possa decidere di tagliare di altri 10 miliardi di dollari il suo programma di stimolo, riuscendo quindi a concludere il programma entro ottobre, per poi alzare i tassi di interesse intorno alla metà del 2015.
I riflettori saranno puntati inoltre sulla conferenza stampa della Presidente della Fed Janet Yellen che seguirà la decisione della banca e che potrebbe fornire ulteriori indicazioni sulla tempistica del primo aumento dei tassi USA dal 2006.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a novembre è sceso di 31 centesimi, o dello 0,31%, a 98,74 dollari negli scambi della mattinata europea.
Ieri i prezzi del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra hanno subito un’impennata di 1,17 dollari, o dell’1,17%, a 99,05 dollari, tra le notizie che l’OPEC, l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, potrebbe ridurre l’obiettivo di produzione per il 2015 di 500.000 barili al giorno alla luce dell’indebolimento della domanda globale.
Il Segretario Generale dell’OPEC, Abdallah El-Badri, ieri ha dichiarato che durante il vertice di novembre l’organizzazione potrebbe decidere di ridurre la produzione a 29,5 milioni di barili al giorno dai 30 milioni previsti.
Nelle ultime settimane il prezzo del greggio è sceso tra i timori per le scorte globali abbondanti e per il calo della domanda.