Investing.com – A metà pomeriggio Mps (MI:BMPS) torna in negativo toccando un -3,19% a 20 Euro per azione, perdendo più di quanto aveva guadagnato ieri con la chiusura a +2,99%.
La giornata era iniziata in maniera positiva con il picco in apertura a 21,32 Euro, nel giorno in cui veniva riaperta la conversione dei bond subordinati in azioni, passo importante all’interno dell’operazione di ricapitalizzazione da 5 miliardi. Si tratta di un secondo tentativo in quanto i titoli da convertire sono gli stessi di un mese fa quando Siena aveva “rastrellato” poco più di 1 miliardo.
Partita alle 9 di oggi, il tempo scadrà alle ore 14 del 21 Dicembre, limite per la conversione proposta ai clienti retail. Solo questa mattina la Consob aveva dato il via libera all’operazione che riguarderà 40 mila piccoli obbligazionisti in possesso del bond subordinato risalente nel 2008 e che scadrà nel 2018. Per chi aderirà al passaggio, è previsto il vantaggio dell’aumento di valore delle obbligazioni da convertire in azioni delle quali non è ancora possibile sapere il valore, ma che vedrà una “forchetta” tra 1 e 24 Euro. Il prezzo inciderà solo sulla quantità di azioni possedute ma non inciderà sul rendimento dell’operazione, che comunque sarà a rischio vista l’estrema volatilità del titolo, specialmente il giorno in cui esordiranno in borsa.
Nel caso in cui l’operazione non andasse in porto, l’alternativa potrebbero essere l’intervento dello stato, meno favorevole ai possessori di obbligazioni, oppure il bail-in, che Mps avrebbe la possibilità di invocare. Quest’ultima si tratta di una procedura europea che prevede la responsabilità degli azionisti in caso di fallimento della banca, successivamente degli obbligazionisti per poi arrivare ai correntisti, i quali fino a 100 mila Euro potranno contare sul rimborso del fondo di garanzia sui depositi.