Investing.com – Il dollaro USA è in salita contro lo yen lo scorso venerdì, dopo essere sceso ai minimi di una settimana; le tensioni geopolitiche in corso hanno sostenuto la domanda per la valuta rifugio.
Il cambio USD/JPY è sceso venerdì a 101,05 dollari, il minimo dal 10 luglio, prima di attestarsi in salita dello 0,16% a 101,32 lo scorso venerdì, per chiudere la settimana leggermente invariato.
Supporto a 100,85 e resistenza a 101,68, massimo di giovedì.
Lo yen è salito contro il franco svizzero dopo l’abbattimento dell’aereo della Malaysia Airlines nell’est dell’Ucraina. Mosca ha negato qualsiasi coinvolgimento nello schianto, giunto il giorno dopo l’annuncio della nuova tornata di sanzioni contro la Russia, a causa del supporto ai separatisti nell’Ucraina orientale.
I mercati hanno risentito inoltre della decisione di Israele di ampliare l’attacco via terra su Gaza.
La richiesta del dollaro continua ad essere sostenuta dopo che la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha dichiarato che i tassi di interesse potrebbero aumentare prima del previsto se l’economia continuerà a migliorare.
Venerdì l’euro è sceso a minimo di cinque mesi contro lo yen. Il cambio EUR/JPY è sceso a 136,72, il minimo dal 5 febbraio, per attestarsi a 137,07. Sulla settimana il cambio ha perso lo 0,59%.
La moneta unica è andata sotto pressione dopo la decisione della Banca d’Italia di tagliare le previsioni di crescita per il 2014 allo 0,2% dallo 0,7% ed ha avvertito che restano concreti i rischi per l’economia.
L’annuncio ha confermato i timori per una ripresa altalenante nel blocco della moneta unica.
La settimana scorsa il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che gli acquisti di asset su larga scala rientrano “esattamente” nel mandato della banca. Le dichiarazioni sono una nuova indicazione che la banca centrale è aperta a nuove misure di allentamento per contrastare il rischio di deflazione nella zona euro.
Nella settimana prossima gli USA rilasceranno i dati sui prezzi al consumo, sulle vendite delle case, sugli ordinativi manifatturieri, mentre il Giappone produrrà i dati sull’indice dei prezzi al consumo.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati. La guida salta la giornata di mercoledì in quanto non sono previsti eventi di rilievo.
Lunedì 21 luglio
I mercati in Giappone resteranno chiusi per festa nazionale.
Martedì 22 luglio
Gli USA rilasceranno i dati sull’indice dei prezzi al consumo e sulla vendita di case già esistenti.
Giovedì 24 luglio
Il Giappone rilascerà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in termini di valore tra importazioni ed esportazioni.
Gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, sull’attività del settore manifatturiero e sulla vendita di case nuove.
Venerdì 25 luglio
Il Giappone rilascerà i dati sull’indice dei prezzi al consumo.
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati sugli ordinativi di beni durevoli.