Investing.com – Il dollaro USA è in calo contro lo yen questo venerdì, dopo i dati USA che hanno sostenuto la domanda per la valuta nipponica, mentre l’euro più debole ha toccato il minimo di 16 mesi contro lo yen.
Il cambio USD/JPY è sceso dello 0,61% a 117,78 alla chiusura di venerdì, non lontano dai minimi di mercoledì di 117,17.
I titoli USA sono scesi dopo i dati piuttosto deboli dalle aziende USA, che hanno alimentato i timori sul potenziale impatto di un dollaro più forte.
Il cambio EUR/JPY ha toccato i minimi di 130,95, al minimo dal settembre 2013, per poi attestarsi a 132,00, in calo dell’1,98%. Il cambio ha chiuso la settimana con un calo del 2,91%.
Il calo della moneta unica è giunto dopo che Il Presidente della BCE Mario Draghi ha annunciato un programma dal 1,2 mila miliardi di euro. Il programma di acquisti mensili da 60 miliardi che avrà inizio a marzo e durerà fino a settembre 2016.
Draghi ha dichiarato che il programma contribuirà a riportare l’inflazione verso l’obiettivo della banca del 2%. Le aspettative verso un’azione della BCE sono giunte dopo i dati che hanno mostrato un calo del tasso annuo di inflazione nella zona euro in territorio negativo lo scorso mese, in calo dello 0,2%.
La Banca del Giappone non ha annunciato nuove misure questa settimana, nonostante abbia ridotto le previsioni di inflazione sull’anno a partire dal 2015, una manovra che ha alimentato le aspettative verso un ulteriore stimolo.
Questo venerdì, il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha dichiarato che esaminerà ulteriori misure di stimolo qualora fosse necessario un ulteriore stimolo.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno per venerdì il report sulla crescita del PIL nel quarto trimestre; sempre venerdì nella zona euro saranno attesi gli ultimi dati sull’inflazione. Inoltre, sarà attesa la dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve nella giornata di mercoledì.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.
Lunedì 26 gennaio
La BoJ pubblicherà i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria, che sottolinea le condizioni ed i fattori che condizionano le decisioni della banca.
Il Giappone rilascerà inoltre i dati sulla bilancia commerciale.
Martedì 27 gennaio
Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi dei beni durevoli, nonché i dati sulla fiducia dei consumatori e sulle vendite di case in corso.
Mercoledì 28 gennaio
La Federal Reserve annuncerà il tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la dichiarazione del tasso, un documento che presenta le condizioni economiche ed i fattori che influenzano le decisioni di politica monetaria.
Giovedì 29 gennaio
Il Giappone rilascerà i dati sulle vendite al dettaglio, il principale indicatore della spesa dei consumatori, che rappresenta la voce principale dell’attività economica.
Gli USA pubblicheranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione ed i dati sulle vendite di case in corso.
Venerdì 30 gennaio
Il Giappone rilascerà una serie di dati tra cui il report sulle spese delle famiglie, i dati sull’inflazione ed i dati preliminari sulla produzione industriale.
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati preliminari sulla crescita del quarto trimestre, nonché il report sull’attività delle imprese nell’area di Chicago ed i dati rivisiti sul sentimento dei consumatori.