Investing.com – Il dollaro USA è stabile contro lo yen questo lunedì, con gran parte delle borse asiatiche chiuse per il Capodanno Lunare e le dichiarazioni del ministro delle finanze del Giappone che continuano a supportare lo yen.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 92,36, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 92,69 in calo dello 0,02%.
Supporto a breve termine a 91,59, minimo del 1° febbraio e resistenza a breve termine a 93,73, massimo di venerdì e di quasi 2 anni e mezzo.
Lo yen è salito venerdì dopo che il ministro delle finanze del Giappone Taro Aso ha dichiarato che la recente impennata del dollaro sopra il livello dei 90 yen è stata “brusca”.
Le dichiarazioni hanno acceso i timori sulla consapevolezza del governo nipponico circa i bruschi cali segnati dallo yen, tuttavia la valuta è rimasta sotto pressione, con le aspettative verso ulteriori misure di allentamento monetario.
Gli investitori attendono l’esito del vertice della Banca del Giappone, nonché del G20 che avrà inizio venerdì, che si prevede comprenderà delle discussioni sulla svalutazione delle valute competitive.
Il Primo Ministro Shinzo Abe respinge le critiche verso il programma di stimolo monetario e fiscale del Giappone, dichiarando che le misure hanno lo scopo di contrastare la deflazione.
Lo yen è pressoché invariato contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,02% a 123,92.
L’eurogruppo dei ministri delle finanze della zona euro si incontrerà a Bruxelles nel corso della giornata, in seguito al summit UE della scorsa settimana.
I leader UE hanno raggiunto venerdì l’accordo sul prossimo bilancio settennale. I governi UE contribuiranno di meno a questo bilancio in misura minore rispetto ai precedenti, in seguito alle richieste di Bruxelles di ridurre le spese.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 92,36, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 92,69 in calo dello 0,02%.
Supporto a breve termine a 91,59, minimo del 1° febbraio e resistenza a breve termine a 93,73, massimo di venerdì e di quasi 2 anni e mezzo.
Lo yen è salito venerdì dopo che il ministro delle finanze del Giappone Taro Aso ha dichiarato che la recente impennata del dollaro sopra il livello dei 90 yen è stata “brusca”.
Le dichiarazioni hanno acceso i timori sulla consapevolezza del governo nipponico circa i bruschi cali segnati dallo yen, tuttavia la valuta è rimasta sotto pressione, con le aspettative verso ulteriori misure di allentamento monetario.
Gli investitori attendono l’esito del vertice della Banca del Giappone, nonché del G20 che avrà inizio venerdì, che si prevede comprenderà delle discussioni sulla svalutazione delle valute competitive.
Il Primo Ministro Shinzo Abe respinge le critiche verso il programma di stimolo monetario e fiscale del Giappone, dichiarando che le misure hanno lo scopo di contrastare la deflazione.
Lo yen è pressoché invariato contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,02% a 123,92.
L’eurogruppo dei ministri delle finanze della zona euro si incontrerà a Bruxelles nel corso della giornata, in seguito al summit UE della scorsa settimana.
I leader UE hanno raggiunto venerdì l’accordo sul prossimo bilancio settennale. I governi UE contribuiranno di meno a questo bilancio in misura minore rispetto ai precedenti, in seguito alle richieste di Bruxelles di ridurre le spese.