NEW YORK (Reuters) - Il dollaro è nuovamente in rialzo oggi sulle principali valute, dopo il calo visto ieri nonostante l'accelerazione dell'inflazione statunitense, spingendo lo yen ai minimi da 32 anni.
Scivola invece decisamente la sterlina in seguito alle dimissioni del ministro delle Finanze Kwasi Kwarteng, al posto del quale il primo ministro Liz Truss ha chiamato l'ex responsabile degli Esteri Jeremy Hunt, nel tentativo di sopravvivere alla tempesta politica e finanziaria che ha colpito il paese dopo l'annuncio di un piano di tagli fiscali non finanziati.
Alle 16,30 italiane, la valuta britannica cede oltre l'1,3% su dollaro; ieri aveva guadagnato il 2,1%.
Debole l'euro, con un ribasso dello 0,3% su dollaro intorno a 0,9745.
L'indice del biglietto verde, che calcola la forza della divisa Usa contro sei dei principali peer tra cui euro, yen e sterlina, si apprezza dello 0,5% circa alla stessa ora, dopo il calo dello 0,6% di ieri, quando gli investitori hanno apparentemente ignorato dati sui prezzi al consumo statunitensi oltre le attese.
Il dollaro balza su yen ai massimi da 32 anni, portandosi oltre quota 148 yen per dollaro con un progresso dello 0,7% sempre intorno alle 16,30.
Le autorità nipponiche sono intervenute il mese scorso acquistando yen per la prima volta dal 1998. Gli investitori sono in attesa di ulteriori interventi dopo che ieri il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki (TYO:7269) ha ribadito la disponibilità del governo ad agire contro l'eccessiva volatilità della valuta.
Secondo Masayuki Kichikawa, strategist di Sumitomo Mitsui Asset Management, il dollaro/yen potrebbe raggiungere presto quota 150.
L'attenzione si sposta ora sulla riunione della Fed dell'inizio del mese prossimo, durante la quale si prevede l'annuncio di un quarto aumento consecutivo dei tassi da 75 punti base.
(versione italiana Valentina Consiglio, editing Sabina Suzzi)