di Stefano Rebaudo
MILANO (Reuters) - Fiat Chrysler (MI:FCHA) (Fca) chiude il trimestre con risultati migliori delle attese e accenna a una mossa in grado di alimentare nuovi rialzi delle azioni nei prossimi mesi, lo scorporo di Jeep e Ram.
I dati hanno mostrato novità positive su tutti i fronti: l'area Nafta non ha visto il previsto declino legato al rinnovo dei modelli, ma si è rivelata tutto sommato stabile; l'area Emea è andata meglio delle attese e Maserati ha portato un forte contributo alla crescita dell'Ebit adjusted.
Inoltre se si parlasse di spinoff di Jeep e Ram e relativa quotazione, sul modello di Ferrari (MI:RACE), ci sarebbero probabilmente spazi per una migliore valutazione del titolo.
Non stupisce quindi che le azioni partano al rialzo dopo la diffusione dei dati, all'ora di pranzo, per chiudere con un aumento del 9,3% a 10,6 euro, con scambi per 46,3 milioni di pezzi da una media giornaliera degli ultimi 30 giorni a 15,9 milioni.
Sul fronte m&a ha ribadito quanto detto qualche giorno fa in assemblea, cioè che il focus è sul raggiungimento degli obiettivi al 2018, anche oggi confermati, e non su un'eventuale integrazione con Volkswagen (DE:VOWG).
JEEP E RAM POSSONO CAMMINARE DA SOLE
"Pensa che Jeep e Ram, da sole o insieme, siano abbastanza forti, abbastanza grandi da esistere come entità indipendenti, al di fuori di Fca, come Ferrari?"
A questa domanda di un analista, Marchionne ha risposto un "sì" secco, ma senza dare ulteriori indicazioni.
Nei casi precedenti di scorporo, Fca ha iniziato la quotazione delle controllate, distribuendo un'azione gratuita delle società in questione ai soci.
Questa mossa, in modo evidente per Ferrari, ma anche con Fiat Industrial e poi di Cnh Industrial (MI:CNHI), ha portato a un apprezzamento dei titoli della controllante, Fca o Fiat, dal momento dell'annuncio dell'operazione.
BENE EMEA E MASERATI, NAFTA TUTTO SOMMATO STABILE
"Tutto è andato meglio di quanto ci si aspettava, l'area Nafta non ha visto un calo, l'Europa è andata bene, molto bene", dice un analista commentando i risultati. "E soprattutto il debito... che si è rivelato decisamente inferiore alle attese".
Secondo i dati diffusi dalla società, i ricavi netti si attestano a 27,7 miliardi, in rialzo del 4% su anno, l'Ebit adjusted a 1,535 miliardi in crescita dell'11%. Eps adjusted diluito a 43 cent da 33,8 dello stesso periodo 2016.
L'area Nafta, penalizzata dal rinnovo di alcuni modelli, segna un andamento praticamente stabile: ricavi a 17,100 da 17,136 miliardi, Ebit adjusted a 1,241 da 1,227 miliardi.
L'Ebit adjusted dell'area Emea sale a 178 da 96 milioni, Maserati segna un dato positivo per 107 milioni di euro da 16 milioni del primo trimestre 2016.
Il debito netto industriale sale a 5,112 miliardi, a fine marzo, da 4,585 miliardi di fine 2016.
Cala inoltre di oltre due miliardi la liquidità disponibile a 21,576, da 23,801 miliardi di fine 2016.
Le previsioni medie di un sondaggio Reuters indicavano: ricavi netti a 27,4 miliardi (12 previsioni con range 26,29-29,29), Ebit adjusted a 1,4 miliardi (9 previsioni, range 1,18-1,54), utile per azione a 39 cent (6 previsioni, range 25-45), utile netto a 584 milioni (8 previsioni, range 376-717), debito netto industriale 5,92 miliardi (6 previsioni, range 5,31-6,59).
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