Investing.com - Negativi i tabelloni dei titoli azionari europei all’apertura di questo giovedì nonostante l’impennata del prezzo del greggio, l’incertezza politica in Italia continua a pesare sul sentimento dei mercati.
Nella mattinata degli scambi europei, l’indice EURO STOXX 50 scende dello 0,19%, il francese CAC 40 è in calo dello 0,06%, mentre il tedesco DAX 30 segna -0,23%.
I titoli degli energetici sono positivi, con i prezzi del greggio alle stelle dopo la decisione dell’OPEC ieri di ridurre la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno.
Il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) sale dello 0,51% e l’italiana ENI (MI:ENI) balza del 2,28%, mentre la rivale norvegese Statoil (OL:STL) schizza dell’1,50%.
Tuttavia i mercati sono ancora in fermento mentre si avvicina il referendum del 4 dicembre con cui gli italiani dovranno scegliere se apportare delle modifiche alla loro costituzione, decisione che aiuterà il Primo Ministro Matteo Renzi ad implementare le riforme economiche di cui il paese ha urgente bisogno.
Il voto è considerato determinante per il futuro politico di Renzi dal momento che la vittoria del “no” potrebbe portare alle sue dimissioni. Gli ultimi sondaggi rivelano che molti italiani sono contrari alla riforma costituzionale.
I titoli del settore finanziario sono positivi, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) che rimbalzano dell’1,04% e dell’1,11%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) salgono dello 0,20% e dell’1,01%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ed Unicredit (MI:CRDI) sono in salita rispettivamente dello 0,57% e dello 0,79%, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) sono al ribasso, registrando -0,34% e -0,42%.
Al rialzo anche Lufthansa AG (DE:LHAG), con un balzo dell’1,06%, dopo che la compagnia aerea ha dichiarato di aver fatto una nuova proposta di stipendio ai piloti tedeschi per far cessare gli scioperi che stanno causando centinaia di cancellazioni di voli con un costo di milioni di euro al giorno.
A Londra, il FTSE 100 scende dello 0,03% a causa di Unilever (LON:ULVR), che crolla del 2,57% dopo che Amnesty International ha accusato la compagnia, insieme a Colgate e Nestlé, di abusi durante la produzione dell’olio di palma.
Intanto, i titoli finanziari sono misti. Lloyds Banking (LON:LLOY) scende dello 0,21% e Barclays (LON:BARC) è in calo dello 0,60%, mentre Royal Bank of Scotland (LON:RBS) sale dello 0,98%.
Positivi invece i titoli del settore minerario sull’indice legato alle materie prime, con Rio Tinto (LON:RIO) su dello 0,65% e BHP Billiton (LON:BLT) che balza dell’1,87%, mentre Glencore (LON:GLEN) segna un’impennata del 2,00%.
Al rialzo anche i titoli degli energetici, grazie al rimbalzo dei prezzi del greggio. Il colosso del petrolio e del gas Royal Dutch Shell (LON:RDSa) schizza del 2,80%, mentre la rivale BP (LON:BP) va alle stelle con +3,66%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura stabile. I future Dow Jones Industrial Average salgono dello 0,05%, i future S&P 500 segnano -0,03%, mentre i future Nasdaq 100 sono in calo dello 0,05%.