Investing.com — Il dollaro sembra destinato a registrare la terza vittoria settimanale consecutiva, ma ciò non ha scalfito la fiducia degli operatori che continuano ad accumulare posizioni ribassiste, prevedendo una ripresa del calo della valuta americana, secondo l’ultimo sondaggio Bank of America (NYSE:BAC) FX and Rates Sentiment.
Lo short sul dollaro è emerso come l’operazione con la più alta convinzione per il 2025, ha rilevato il sondaggio, con quasi un terzo dei gestori di fondi che lo indica come la loro idea principale. "Lo short sul dollaro è l’operazione con la più alta convinzione e i partecipanti al sondaggio sono vicini alla duration di riferimento sia negli Stati Uniti che nell’Europa centrale", hanno affermato gli strateghi di Bank of America, sottolineando che gli investitori si stanno posizionando per un’inversione anche se il dollaro rimane forte.
Nonostante la recente corsa del biglietto verde, la convinzione di ulteriori guadagni sta diminuendo. Gli investitori globali hanno ridotto la loro esposizione al dollaro a livelli storicamente bassi, secondo il sondaggio. Gli investitori non hanno significativamente ruotato fuori dalla duration statunitense, suggerendo che la "de-dollarizzazione" si sta manifestando più attraverso l’hedging che tramite una riallocazione diretta degli asset.
La valutazione e il restringimento dei differenziali dei tassi sono ora visti come i principali ostacoli per il dollaro, con le preoccupazioni fiscali statunitensi citate anche come un rischio crescente.
La maggioranza degli intervistati nel sondaggio si aspetta che l’eccezionalismo americano si affievolisca quest’anno, con quasi la metà che vede il dollar index raggiungere il picco nel primo trimestre e un altro quarto che prevede un picco nel secondo trimestre.
"C’è una forte convinzione su come posizionarsi nel forex; si prevede che l’EUR ne benefici ampiamente", hanno affermato gli strateghi, mentre gli investitori cercano opportunità al di fuori degli Stati Uniti.
Sul fronte delle politiche, intanto, la maggior parte dei partecipanti ritiene che l’incertezza sulla politica commerciale diminuirà nei prossimi mesi, sebbene una pluralità consideri le politiche dell’amministrazione Trump come stagflazionistiche.
Il sondaggio ha anche rilevato che il rischio che la Fed mantenga i tassi stabili - contrariamente alle aspettative del mercato per i tagli - rimane un potenziale fattore favorevole per il dollaro, ma la maggior parte scommette che questo non sarà sufficiente a sostenere il rally.
Mentre la serie di vittorie del dollaro non è ancora terminata, il consenso tra i gestori di fondi è chiaro: il prossimo grande movimento potrebbe essere verso il basso, non verso l’alto.
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