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Il dollaro resta in salita dopo il report Empire State

Pubblicato 17.11.2014, 14:37
Aggiornato 17.11.2014, 14:37
Il dollaro resta supportato contro i rivali nonostante i dati deludenti

Il dollaro resta supportato contro i rivali nonostante i dati deludenti

Investing.com - Il dollaro resta in salita contro le altre principali valute questo lunedì, nonostante il report deludente sull’attività del settore manifatturiero nell’area di New York e dopo i dati che hanno mostrato un’improvvisa recessione dell’economia giapponese nel trimestre appena terminato.

In un report la Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’indice manifatturiero è salito a 10,2 questo mese da una lettura di 6,2 ad ottobre. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe salito a 11,1 a novembre.

Il cambio USD/JPY ha toccato il massimo degli ultimi sette anni di 117,06 per poi attestarsi a 115,46, poiché il crollo dei titoli azionari nipponici ha alimentato la richiesta dello yen. Il cambio si è poi fermato a 116,20, pressoché invariato sulla giornata.

I dati ufficiali questo lunedì hanno mostrato che il PIL giapponese è sceso al tasso annuo dell’1,6% nel terzo trimestre, dopo il calo del 7,3% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita del 2,3%.

I dati inaspettatamente deludenti hanno fatto aumentare i timori per le prospettive economiche globali.

Il Primo Ministro Shinzo Abe dovrebbe posticipare l’aumento della tassa sulle vendite prevista per il prossimo anno, dopo l’aumento di aprile che ha influito negativamente sulla crescita.

Il Primo Ministro inoltre potrebbe indire le elezioni anticipate già il mese prossimo.

Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,19% a 1,2503, dopo che la Bundesbank tedesca ha avvisato nel report mensile che le previsioni di crescita nell’area resteranno piuttosto deboli nei prossimi mesi.

Stamane i dati hanno mostrato che le esportazioni nella zona euro sono schizzate del 9% su base annua a settembre, portando il surplus commerciale a 17,7 miliardi dai 15,4 di agosto. L’aumento delle esportazioni ha sostenuto le previsioni di crescita nel terzo trimestre.

Il franco svizzero è vicino al massimo di 26 mesi contro la moneta unica, con il cambio EUR/CHF a 1,2012, non lontano dal tasso di cambio impostato dalla Banca Nazionale Svizzera di 1,20 l’euro.

Il franco svizzero è salito contro l’euro nelle ultime sedute, in attesa della votazione del mese scorso che potrebbe spingere la banca ad aumentare le riserve auree, una manovra che potrebbe ridurre la capacità di bloccare il valore del franco svizzero contro l’euro.

Il dollaro è vicino al massimo di 14 mesi contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,16% a 1,5647, mentre la coppia USD/CHF sale dello 0,17% a 0,9606.
Il dollaro australiano è in calo, con il cambio AUD/USD giù dello 0,26% a 0,8736, mentre il cambio NZD/USD è in salita dello 0,25% a 0,7926. Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,19% a 1,1311.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,12% a 87,71, non lontano dal massimo di oltre quattro anni di 88,36 registrato venerdì.

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