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Il dollaro scende tra i segnali di un taglio dei tassi della Fed

Pubblicato 11.07.2019, 09:53
Aggiornato 11.07.2019, 10:11
© Reuters.

Investing.com - Il dollaro è perlopiù al ribasso negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, proseguendo le perdite cominciate ieri quando il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha lasciato intendere che la banca potrebbe tagliare i tassi di interesse in occasione del vertice di politica monetaria in agenda a fine mese.

Alle 3:45 ET (07:45 GMT), l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di rivali dei mercato sviluppati, si attesta a 96,553, in ripresa dal minimo della notte di 96,463. Si trova a circa mezzo punto percentuale in meno rispetto al livello segnato prima della testimonianza di Powell.

Oltre alle dichiarazioni di Powell, che ha messo in guardia dall’estesa “incertezza” che pesa sulle prospettive economiche, dai verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Fed pubblicati ieri sera è emerso che alcuni membri “ritengono che le incertezze ed i rischi ribassisti che circondano le prospettive economiche siano aumentati significativamente nelle ultime settimane”.

Alcuni non sono stati affatto convinti dal modo in cui i verbali sono arrivati a conclusioni che indicano una chiara propensione all’allentamento.

Helen Thomas, amministratore delegato di Blonde Money ad Oxford, afferma che la sintesi equivale ad una “quasi totale cattura della Federal Reserve” da parte dei mercati finanziari e da un governo che già guarda alla campagna elettorale del prossimo anno.

“Parlano di cose che potrebbero pesare sull’inflazione. Indicano le tensioni commerciali, la geopolitica, la Brexit, qualunque cosa”, spiega Thomas. “Non importa. Faranno un taglio”.

Le principali perdite del dollaro sono quelle contro lo yen, con un calo al minimo di 107,86, prima di riprendersi a poco più di 108 in Europa. Scende anche contro il loonie, che sta ora testando il massimo di nove mesi dopo che la Banca del Canada ha lasciato invariato il tasso di riferimento ieri.

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Il biglietto verde va giù anche contro la sterlina, che è stata supportata dai dati che hanno rivelato una certa ripresa dell’economia a maggio. La sterlina si attesta a 1,2534 dollari, su di quasi un centesimo dai minimi della settimana.

L’euro segna il massimo di quasi una settimana salendo dello 0,2% a 1,1271 dollari. L’eventualità che testi gli 1,13 dollari potrebbe dipendere dai verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea, attesi alle 7:30 ET (11:30 GMT). Inoltre, Benoit Coeure, membro del direttivo della BCE, terrà un discorso alle 6:15 ET (10:15 GMT).

Powell riprenderà la sua testimonianza, stavolta davanti al Senato, alle 10 ET (14:00 GMT) mentre la direzione del dollaro potrebbe essere dettata in parte dalla pubblicazione dei dati USA sull’indice IPC e sulle richieste di sussidio di disoccupazione, attesi alle 8:30 ET (12:30 GMT).

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ma io dico....potete stampare quanta moneta volete, cosa vi serviva aumentare i tassi!....petrodollaro ricordate Nixon e Kissinger
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