Investing.com - Il dollaro si consolida a livelli più bassi negli scambi della mattinata europea di questo venerdì e si avvia a chiudere la settimana pressappoco al livello a cui l’aveva iniziata, in seguito al discorso del Presidente della Federal Reserve di New York John Williams che ha riacceso le speranze di un forte taglio dei tassi di interesse al prossimo vertice di politica monetaria della banca.
“È meglio adottare misure preventive piuttosto che aspettare che arrivi il disastro”, ha riferito Williams ad una conferenza dei banchieri centrali. “Quando si ha così tanto stimolo a propria disposizione, ha senso agire rapidamente per abbassare i tassi ai primi segnali di sofferenza economica”.
I commenti hanno riacceso le speranze che la banca possa tagliare il tasso dei fondi Fed di 50 punti base, anziché solo 25 come stimato, in occasione del vertice del Federal Open Market Committee il 30-31 luglio. I commenti di Eric Rosengren e James Bullard forniranno maggiori indizi per capire se quella di Williams è l’opinione dominante.
I commenti hanno pesato sull’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre principali valute e che è sceso di circa mezzo punto percentuale ieri sera, per poi segnare una ripresa nella notte ed attestarsi a 96,537 alle 3:05 ET (07:05 GMT).
La prospettiva di una politica monetaria USA più allentata ha dato alle banche centrali dei mercati emergenti più fiducia per tagliare i propri tassi di interesse senza minare le proprie valute. Indonesia, Corea del Sud e Sud Africa hanno tagliato i propri tassi di 25 punti base ieri, ma la rupia ha segnato un nuovo massimo di 15 mesi contro il dollaro, mentre il rand ha raggiunto il massimo di sette mesi.
In Europa, anche l’euro e la sterlina hanno beneficiato dei commenti di Williams, con la sterlina nuovamente sopra 1,25 dollari dopo aver toccato il minimo di due anni sotto 1,24 all’inizio della settimana. L’euro raggiunge il massimo di 1,1282 dollari, prima di scendere a 1,1263, con i dati minori del previsto sui prezzi alla produzione in Germania a giugno che ricordano ai trader la possibilità di un intervento da parte della Banca Centrale Europea al vertice della prossima settimana.
Bloomberg ieri ha riportato che la BCE ha cominciato a rivedere la definizione del suo obiettivo di inflazione, un qualcosa che potrebbe spingerla a lasciare la politica monetaria più allentata per un periodo più lungo.