Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al minimo di tre mesi contro un paniere delle altre principali valute questo giovedì, poiché i recenti report economici USA deludenti continuano ad alimentare l'incertezza per la forza della ripresa, mentre i mercati attendono i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti.
Il dollaro resta sotto pressione dopo i dati di ieri dell’azienda di elaborazione buste paga ADP che hanno rivelato che il settore privato USA ha aggiunto solo 169.000 nuovi posti di lavoro il mese scorso, ben al di sotto dei 200.000 previsti.
I riflettori sono ora puntati sul report sull’occupazione di domani che dovrebbe fornire maggiori indicazioni sullo stato di salute del mercato del lavoro statunitense.
Dai recenti report economici è emerso che l’economia sembra essersi indebolita dall’inizio dell’anno e molti investitori hanno deciso di rimandare le aspettative sulla tempistica del primo aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute scende dello 0,16% a 94,05, non lontano dal minimo di due mesi di 93,96 segnato ieri.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,19% al massimo di due mesi e mezzo di 1,1372.
La moneta unica ha trovato supporto dopo la notizia che ieri la Grecia avrebbe rimborsato una piccola parte del debito al Fondo Monetario Internazionale, sebbene i creditori europei escludano che Atena riesca a raggiungere un accordo prima della scadenza del pagamento - più ingente - della prossima settimana.
Stamane, i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordinativi alle fabbriche in Germania sono aumentati dello 0,9% a marzo, deludendo le aspettative di un incremento dell’1,5%, dopo il calo dello 0,9% del mese precedente.
La sterlina segna un lieve calo, con la coppia GBP/USD giù dello 0,08% a 1,5235 mentre gli investitori restano cauti in attesa dell’esito delle elezioni britanniche, previsto per oggi, che dovrebbero portare ad un parlamento senza maggioranza assoluta, e dunque ad una coalizione instabile.
Intanto, il dollaro scende contro lo yen ed il franco svizzero, con la coppia USD/JPY giù dello 0,23% a 119,17 ed il cambio USD/CHF in calo dello 0,93% a 0,9074.
Questa mattina, la Banca Nazionale Svizzera ha dichiarato che le riserve di valute estere sono scese a 521,9 miliardi di franchi svizzeri il mese scorso dai 522,4 miliardi di marzo, dato rivisto da una stima precedente di 522,3 miliardi di franchi svizzeri.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,20% a 0,7954 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,28% a 0,7475.
L’Ufficio Nazionale di Statistica australiano stamane ha dichiarato che il numero degli occupati è sceso di 2.900 unità ad aprile, contro le aspettative di un aumento di 5.000 unità. Il dato di marzo è stato rivisto ad un aumento di 48.200 unità da una stima precedente di 37.700 unità.
Secondo il report, inoltre, il tasso di disoccupazione australiano è salito al 6,2% il mese scorso dal 6,1% di marzo, in linea con le previsioni.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,12% a 1,2060.