di Gianluca Semeraro
MILANO (Reuters) - Mediobanca archivia il terzo trimestre con il miglior risultato netto degli ultimi cinque anni e resta impegnata alla cessione delle quote in Telecom Italia e Rcs, oltre al 3% di Generali (MILAN:GASI).
In prospettiva l'istituto vede un quarto trimestre "buono" e conferma la guidance sul dividendo di un payout al 40%, anche se l'ammontare dipenderà dai risultati di fine esercizio e dai capital ratio, ha spiegato il Ceo Alberto Nagel in un briefing sui conti.
Il mercato premia gli utili migliori delle attese con il titolo a +2,91% e con volumi leggermente superiori alla media dopo aver sfiorato +4% in avvio. Lo stoxx europeo dei bancari sale dell'1,40%.
Nel terzo trimestre l'utile netto consolidato è stato di 205 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 90,6 milioni di un anno prima, e con un contributo di 102 milioni da cessioni di partecipazioni (78 relativi al rimborso al nominale del prestito soci Telco precedentemente svalutato) contro quello di 69 milioni di un anno prima.
Il CET1 phased-in si attesta all'11,6%, mentre calcolato fully phased è al 12,7%. Il Roe è salito all'8%.
I ricavi totali sono cresciuti a 501,4 milioni da 393,4 milioni grazie a un incremento di margine di interesse (a 292 milioni da 274,1), dei proventi da tesoreria (98,6 milioni contro il saldo negativo di 7,2) e delle commissioni (100,7 da 82,9). Si riduce invece il contributo della divisione 'principal investing' (a 14 milioni da 68) per il minor apporto degli utili del quarto trimestre 2014 di Generali.
Il trimestre ha registrato minori accantonamenti sui crediti (-39% su base trimestrale) e un costo del rischio sceso a 136 a seguito del calo delle attività deteriorate (-14%) e delle sofferenze (-10%).
La cessione del 3% di Generali, che porterà Piazzetta Cuccia a circa il 10% avverrà verso la fine del prossimo esercizio in quanto Mediobanca si aspetta un 're-rating' del titolo anche a valle del lavoro svolto dal management. Resta sul titolo l'opzione di uno swap con altri asset.
L'ipotesi di introduzione del voto maggiorato in Generali è "argomento interessante e delicato" che va condiviso con i principali investitori istituzionali "per capire se c'è un allineamento da parte di tutti". Questo deve avvenire prima dell'assemblea che sarà chiamata ad approvarlo, secondo Nagel.
Per la cessione della quota Telecom, ora detenuta tramite Telco, si attende l'ultimo ok delle autorità argentine alla scissione della holding. I piani non cambiano, dunque, in relazione al prossimo ingresso nel capitale di Vivendi (PARIS:VIV), società guidata da Vincent Bollorè, già secondo azionista di Mediobanca. "La presenza di Vivendi, che è una società quotata con un bilancio robusto e che è guidata da un imprenditore che ha dimostrato di poter generare valore, è un'ottima notizia" per la compagnia telefonica e "consentirà una strategia di lungo termine più costante", ha detto a questo proposito Nagel.
Infine sulla quota in Rcs la cessione del residuo 6% dipenderà dal valore del titolo in Borsa. "Al di sotto di un certo livello non abbiamo premura di cedere i titoli, al di sopra completeremo" la cessione, ha detto.
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