Di Mauro Speranza
Investing.com – Dopo un breve recupero iniziale, il Ftse Mib torna negativo, fallendo dunque il recupero del ‘black Monday’ di ieri quando chiuse una perdita superiore al 5%.
Tra i titoli peggiori tra le blue chip di Piazza Affari troviamo la Juventus (MI:JUVE) e Banco Bpm (MI:BAMI), entrambe con flessioni superiori al 2,60%, seguite da Buzzi Unicem (MI:BZU) e Diasorin (MI:DIAS) a -1%. Negative anche Moncler (MI:MONC), Enel (MI:ENEI), Ferrari (MI:RACE), Mediobanca (MI:MDBI), Generali (MI:GASI), Atlantia (MI:ATL), Bper Banca (MI:EMII), Azimut (MI:AZMT) e Poste Italiane (MI:PST).
Restano in verde, invece, Nexi (MI:NEXII) e Cnh Industrial (MI:CNHI) con guadagni superiori all’1%, seguite da Telecom Italia (MI:TLIT), FinecoBank (MI:FBK), A2A (MI:A2), Snam (MI:SRG), Eni (MI:ENI), Recordati (MI:RECI), Campari (MI:CPRI) e Terna (MI:TRN).
Dal fronte del coronavirus, intanto, il numero delle vittime resta a sette, mentre gli infettati sono arrivati a 229. Se fino a ieri la diffusione era circoscritta al Nord, oggi sono stati segnalati casi in Toscana e in Sicilia.
Un italiano rientrato a Firenze da Singapore è stato trovato positivo al coronavirus, mentre un altro caso è stato segnalato a Palermo, dove una turista di Bergamo che si trova in Sicilia per vacanza è stata trovata portatrice del virus. Infine, un turista italiano è risultato positivo ad un test effettuato in Spagna, a Tenerife.
Scoppia la polemica tra Conte e la Regione Lombardia
Intanto, la Regione Lombardia risponde alle accuse lanciate dal Premier Conte il quale aveva accusato un ospedale della regione di non essere stato diligente nell’eseguire i controlli.
“Abbiamo due focolai del virus uno dei quali è nato complice un ospedale che non ha osservato determinati protocolli favorendo la nascita di uno dei due focolai che cerchiamo di contenere con misure draconiane”, aveva affermato Conte riferendosi all’ospedale di Codogno dove erano stati sottovalutati i sintomi del 38enne poi denominato paziente 1.
“Una dichiarazione inaccettabile da una persona ignorante, perché ignora assolutamente quali erano e sono i protocolli definiti dall'Istituto superiore di sanità”, erano le parole dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.