Di Alessandro Albano
Investing.com - Con il rallentamento dell'inflazione statunitense, le equity e le obbligazioni globali hanno registrato un importante rally grazie al miglioramento delle aspettative sui tassi Fed, con conseguenze ribassiste sul dollaro Usa.
Nell'ultima settimana, l'Indice del Dollaro ha registrato due delle maggiori perdite in un solo giorno dal 2016, indebolendosi praticamente contro tutte le valute delle economie avanzate e dei mercati emergenti.
"Questo tipo di dinamica verifica solitamente in occasione di movimenti cruciali", ricorda in una nota Peter Kinsella, Global Head of Forex Strategy, Union Bancaire Privée (UBP), e ci sono diversi motivi per ritenere che "questo possa essere un momento chiave per il dollaro USA".
Sorprese dei dati esteri
Uno dei fattori ribassisti per il greenback è la sorpresa economica delle maggiori economie avanzate (esclusa la Cina). i quali indicatori sono migliorati nelle ultime settimane, indicando che i dati "iniziano a rivelarsi migliori rispetto alle aspettative di consenso".
In questo senso, gli investitori potrebbero cambiare il loro comportamento riguardo al dollaro come bene rifugio, con maggiori allocazioni di capitale verso alternative a più alto rendimento. Storicamente, fa notare Kinsella, "i picchi del dollaro tendono a coincidere con l'inizio dei rally valutari dei mercati emergenti".
"Vale la pena di osservare il posizionamento - osserva il manager - Gli investitori hanno mantenuto posizioni lunghe sull'USD nel mercato dei futures. Le posizioni rialziste sul dollaro sono state prevalenti nei confronti di yen giapponese e sterlina britannica. C'è la possibilità che gli investitori continuino a chiudere le posizioni lunghe su USD/JPY in vista della pubblicazione dei dati CPI giapponesi".
"È interessante notare - aggiunge Peter Kinsella - che gli investitori si sono orientati verso posizioni lunghe sull’EUR/USD circa un mese fa e prevediamo che lo slancio in questo caso continuerà ad aumentare in linea con i possibili eventi nelle prossime settimane e mesi".
"Riteniamo che qualsiasi passo verso i negoziati tra Ucraina e Russia rappresenterebbe un enorme rischio al rialzo per l'EUR/USD".
Le valutazioni peseranno sull'USD
Da UBP viene sottolineato, inoltre, come l'eccessiva valutazione del dollaro possa rappresentare "un forte ostacolo" per i guadagni della valuta Usa.
Ma con il graduale calo della valuta americana nei prossimi trimestri, "il ritmo e la portata della debolezza del dollaro non saranno uniformi".
Secondo l'esperto di forex, gli investitori dovrebbero aspettarsi "una sovraperformance delle valute emergenti ad alto rendimento rispetto al dollaro nel breve termine, seguita da quella dello yen e del franco svizzero".
"Una sovraperformance delle valute delle materie prime è meno probabile nel breve termine, a causa del rallentamento della crescita globale", precisa infine il manager di UBP.