di Giselda Vagnoni
ROMA (Reuters) - Il governo italiano non teme il giudizio della Commissione Ue sulla legge di Stabilità perché ritiene che la priorità, come dimostra il nervosismo dei mercati, sia la crescita.
Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che ieri ha inviato a Bruxelles un progetto di manovra espansiva da 36 miliardi di euro, coperta per 11 miliardi con un aumento del deficit 2015 al 2,9% del Pil e per 15 miliardi da tagli alla spesa non ancora dettagliati.
"Non sono preoccupato. Stiamo interpretando le regole del patto tenendo conto di due fattori: un quadro macro economico molto sfavorevole e, sul lato positivo, attuando un ambiziosissimo quadro di riforme strutturali", ha detto Padoan a Radio Anch'io.
"Con la Commissione Ue abbiamo un dialogo costruttivo che proseguirà nelle prossime settimane. Tra breve saranno pubblicati i tagli ministero per ministero"
Anche quest'anno l'esecutivo Ue potrà chiedere modifiche ai bilanci presentati dagli Stati membri e non in linea con gli impegni concordati.
L'Italia pur tenendosi sotto il limite del deficit del 3% ha rinviato al 2017 l'obiettivo di un pareggio di bilancio in termini strutturali.
Il presidente uscente della commissione europea Josè Manuel Barroso, avvicinato a Milano a margine dell'Asia-Europe meeting, ha preferito non fare commenti.
Ieri la borsa di Milano ha perso oltre il 4% in un contesto di grande volatilità anche sulle altre piazze europee e americane innescato dalle tensioni politiche in Grecia e da nuovi dati deboli sull'economia globale.
Anche oggi, dopo un tentativo di rimbalzo, tutte le principali piazze europee sono in calo e i rendimenti dei titoli di stato periferici in rialzo.
Forza Italia ha accusato il governo di aver presentato una manovra espansiva priva di coperture credibili che mina la fiducia degli investitori.
"Tagliare le tasse mettendo altre tasse sembra una partita di giro anzi di raggiro", ha detto il capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta, convinto che i tagli ai trasferimenti agli enti locali si tradurranno in un aumento delle imposte locali senza alimentare alcuno sviluppo.
"La legge di Stabilità dà un segnale di estrema incertezza e poca serietà. Le misure positive che contiene sembrano caramelle avvelenate. Tutte cose buone ma chi paga? Se oggi o domani lo spread va in alto perché il mercato non crede in questa manovra cosa facciamo?", ha aggiunto sempre a Radio Anch'io.
Ma per Padoan, ex capo economista Ocse, ciò che sta succedendo sui mercati è un riprezzamento verso il basso dopo un periodo di euforia eccessiva rispetto all'andamento dei fondamentali.
"I mercati stanno guardando se c'è possibilità di crescita in questo Paese. La spinta alla crescita avviene nel rispetto del limite del deficit. Noi non facciamo deficit, lo riduciamo gradualmente in un quadro di recessione che rende difficile questa operazione", ha detto il ministro.
(Ha collaborato da Milano Giulio Piovaccari)