di Francesca Piscioneri
ROMA (Reuters) - La trattativa tra Whirpool e sindacati sul piano industriale si è interrotta al primo step, costringendo il governo a intervenire già da lunedì prossimo per tentare una mediazione tra le parti.
L'incontro di oggi pomeriggio a Roma si è concluso rapidamente con il gruppo americano che ha ribadito la necessità di esuberi e chiusure per rilanciare il mercato italiano, e il sindacato che ha lasciato il tavolo chiedendo l'intervento del governo e proclamando una serie di scioperi.
Whirlpool è la seconda multinazionale del bianco a richiedere l'intervento del governo dopo la lunga trattativa per salvare tutti i siti italiani del gruppo svedese Electrolux, minacciati dalla concorrenza dell'Est Europa e dell'Asia.
"Fim, Uilm e Ugl rompono il tavolo e chiedono la convocazione al tavolo del governo. No a licenziamenti e alle chiusure", ha riferito una fonte sindacale.
Il segretario generale della Uil, Rocco Palombella, ha confermato la rottura annunciando che tutte le confederazioni, compresa la Fiom che in un primo momento era rimasta al tavolo, hanno concordato la proclamazione di un pacchetto di 12 ore di sciopero entro maggio.
Il 10 luglio scorso, Whirlpool ha annunciato l'acquisizione del 60,4% di Indesit dalla famiglia Merloni per 758 milioni di euro. Il colosso americano ha poi lanciato un'Opa obbligatoria sul capitale restante.
Il 16 aprile l'azienda ha presentato al ministero dello Sviluppo economico un piano industriale che, a fronte di investimenti per 500 milioni in quattro anni, prevede l'incremento degli esuberi a 1.350 (dai 950 già noti) e la chiusura dell'impianto di Carinaro (Caserta) dove lavorano più di ottocento persone, e di Albacina (Fabriano), i cui lavoratori saranno trasferiti in un altro impianto nella stessa provincia.
Dei nuovi esuberi, 150 sono impiegati nei centri di ricerca.
"Ora tocca al governo farsi sentire dall'azienda. I patti vanno rispettati!", si legge in un tweet di Palombella.
Secondo i sindacati, l'azienda si era impegnata a non procedere a licenziamenti unilaterali sino al 2018.
Lo stesso Matteo Renzi aveva benedetto l'acquisizione ritenendo di aver ricevuto rassicurazioni da parte di Whirlpool sui livelli occupazionali.
Chiamato in causa, il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha convocato un tavolo sulla vertenza il 27 aprile.
Whirlpool resta aperta al confronto, tuttavia "è fortemente convinta della solidità e della validità del piano industriale...attraverso il riassetto della produzione e l'innovazione di processo e di prodotto".
"Il livello di investimenti, pari a 500 milioni di euro, rilancia di fatto il Paese, ponendolo al centro della strategia europea dell'azienda", si legge in una nota.