Investing.com - La sterlina scende dai massimi toccati contro il dollaro negli scambi altalenanti di questo mercoledì, ma resta supportata dopo che la Banca d’Inghilterra ha vincolato l’aumento dei tassi di interesse ad un calo della disoccupazione al 7%.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD si è staccato 1,5492, il massimo dal 21 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 1,5460, in calo dello 0,73%.
Supporto a 1,5257, minimo di mercoledì e resistenza a 1,5528, massimo del 21 giugno.
Il Governatore della BoE Mark Carney ha dichiarato che la BoE manterrà i tassi di interesse allo 0,5% finché il tasso di disoccupazione non scenderà al 7% dall’attuale 7,8%; ha aggiunto che questo probabilmente non succederà prima di altri tre anni.
Carney ha dichiarato che il tasso di disoccupazione non è un obiettivo e che la soglia del 7% potrebbe essere messa da parte se i tassi bassi dovessero porre delle minacce alla stabilità finanziaria, se l’inflazione a medio termine non salirà o se le previsioni di inflazione saliranno al 2,5%.
La BoE ha dichiarato che mentre la ripresa economica “prende piede” la crescita sarà “debole per gli standard storici”.
La banca prevede una crescita economica dello 0,6% nel trimestre in corso, ed ha aggiunto che la crescita raggiungerà il 2,6% annuo tra due anni, rispetto al 2,2% del report precedente.
Le dichiarazioni dei funzionari Fed rese ieri hanno alimentato i timori che la banca centrale USA inizierà a ridimensionare programma di acquisti da 85 miliardi al mese già dal mese prossimo.
Il Presidente della Federal Reserve di Chicago, Charles Evans, ha dichiarato che non escluderebbe un ridimensionamento delle misure di stimolo durante il vertice di politica monetaria di settembre, facendo eco alle dichiarazioni del Presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, rilasciate questo martedì.
La sterlina è vicina ai massimi di 2 settimane contro l’euro con EUR/GBP in calo dello 0,74% a 0,8605.
L’euro ha trovato il supporto dai dati ufficiali che hanno mostrato che la produzione tedesca ha segnato +2,4% a giugno, superando le aspettative di un aumento dello 0,3%.
Il report è giunto dopo i dati sugli ordinativi industriali tedeschi che hanno rafforzato le aspettative sulla ripresa dell’economia nella zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD si è staccato 1,5492, il massimo dal 21 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 1,5460, in calo dello 0,73%.
Supporto a 1,5257, minimo di mercoledì e resistenza a 1,5528, massimo del 21 giugno.
Il Governatore della BoE Mark Carney ha dichiarato che la BoE manterrà i tassi di interesse allo 0,5% finché il tasso di disoccupazione non scenderà al 7% dall’attuale 7,8%; ha aggiunto che questo probabilmente non succederà prima di altri tre anni.
Carney ha dichiarato che il tasso di disoccupazione non è un obiettivo e che la soglia del 7% potrebbe essere messa da parte se i tassi bassi dovessero porre delle minacce alla stabilità finanziaria, se l’inflazione a medio termine non salirà o se le previsioni di inflazione saliranno al 2,5%.
La BoE ha dichiarato che mentre la ripresa economica “prende piede” la crescita sarà “debole per gli standard storici”.
La banca prevede una crescita economica dello 0,6% nel trimestre in corso, ed ha aggiunto che la crescita raggiungerà il 2,6% annuo tra due anni, rispetto al 2,2% del report precedente.
Le dichiarazioni dei funzionari Fed rese ieri hanno alimentato i timori che la banca centrale USA inizierà a ridimensionare programma di acquisti da 85 miliardi al mese già dal mese prossimo.
Il Presidente della Federal Reserve di Chicago, Charles Evans, ha dichiarato che non escluderebbe un ridimensionamento delle misure di stimolo durante il vertice di politica monetaria di settembre, facendo eco alle dichiarazioni del Presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, rilasciate questo martedì.
La sterlina è vicina ai massimi di 2 settimane contro l’euro con EUR/GBP in calo dello 0,74% a 0,8605.
L’euro ha trovato il supporto dai dati ufficiali che hanno mostrato che la produzione tedesca ha segnato +2,4% a giugno, superando le aspettative di un aumento dello 0,3%.
Il report è giunto dopo i dati sugli ordinativi industriali tedeschi che hanno rafforzato le aspettative sulla ripresa dell’economia nella zona euro.