Investing.com — L’amministrazione statunitense sembra stia notevolmente ridimensionando la propria strategia sui dazi, determinando i recenti guadagni del dollaro USA. Tuttavia, RBC Capital Markets vede ancora buoni argomenti per ulteriori perdite nel prossimo anno.
Alle 13:10, il Dollar Index, che monitora il biglietto verde rispetto a un paniere di altre sei valute, è sceso dello 0,2% a 100,257, ma rimane sulla buona strada per guadagni settimanali di circa lo 0,5%.
Dopo il tumulto seguito al "Giorno della Liberazione", i mercati si sono chiaramente calmati considerevolmente da quando l’amministrazione statunitense ha intrapreso un percorso di de-escalation - prima con la pausa di 90 giorni, poi con la riduzione dei dazi per escludere i dazi "sovrapposti" e infine con i colloqui commerciali, inclusi quelli con la Cina, come annunciato questa settimana.
I mercati si aspettano fermamente che si verifichino "alcuni danni" all’economia statunitense e globale, come si è visto in un calo dei "dati soft" come i PMI o altri indici di sentiment.
I "dati hard" finora non hanno mostrato tale debolezza, tuttavia, e alcuni dati provenienti dall’Europa, come il rilascio del PIL del primo trimestre, hanno suggerito uno scenario più forte del previsto prima del "Giorno della Liberazione".
Tuttavia, resta da vedere se l’attuale periodo di calma sia duraturo.
La banca mette in discussione l’entità del danno già arrecato, una domanda a cui difficilmente si risponderà rapidamente poiché ci vorrà tempo prima che l’impatto dei dazi si ripercuota sull’economia reale.
Per le economie europee, potrebbe esserci una certa riduzione dell’attività nel secondo trimestre e nella seconda metà dell’anno, quando le consegne di beni di esportazione negli Stati Uniti probabilmente hanno rallentato, ma i dati nazionali, come consumo, investimenti e creazione di prestiti, sono stati in realtà piuttosto solidi.
Inoltre, l’espansione fiscale tedesca probabilmente entrerà in vigore nello stesso periodo in cui i dati mostreranno probabilmente l’impatto dei dazi.
In aggiunta, la banca si chiede quanto le banche centrali possano tagliare, il che è strettamente legato alla questione di quanto rapidamente l’inflazione possa scendere.
Gli ultimi dati sull’inflazione nell’area euro sono stati nuovamente leggermente sorprendenti al rialzo e le misure di aspettative di inflazione dei consumatori sono addirittura in aumento.
Ci vorrà probabilmente più tempo per decidere se siamo oltre la tempesta o di fronte alla tempesta, ha aggiunto la banca.
"Qui e ora, propendiamo per la visione che siamo nella ’calma dopo la tempesta’", ha aggiunto RBC.
"Abbiamo aggiornato le nostre previsioni prevedendo EUR/USD, GBP/USD e EUR/GBP più alti nei prossimi 12-18 mesi. Pensiamo che la riallocazione degli asset abbia margine per continuare nel medio termine e, in particolare per l’EUR, i rapporti di copertura hanno spazio per aumentare materialmente", ha affermato RBC.
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