Investing.com - Il prezzo dell’oro è in salita negli scambi della mattinata europea di questo lunedì, ma resta vicino al minimo da maggio, nelle aspettative di un aumento dei tassi della Federal Reserve e di uno stimolo fiscale sotto la presidenza di Donald Trump.
L’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange sale di 6,15 dollari, o dello 0,51%, a 1.214,85 dollari l’oncia troy, alle 3:33AM ET (08:33GMT). Venerdì ha toccato 1.201,30 dollari, un livello che non si registrava dal 30 maggio.
Gli analisti dei mercati avvisano che le prospettive per l’oro restano incerte a breve termine, visto che l’aumento dei tassi Fed per dicembre è dato quasi per certo oramai.
Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, la probabilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice del 13-14 dicembre è al 100%.
Il prezzo del metallo prezioso è crollato di più del 7% questo mese tra le speranze che il possibile aumento della spesa pubblica e i tagli alle tasse sotto l’amministrazione Trump possano sostenere la crescita e l’inflazione, portando ad un nuovo periodo di tassi di interesse più elevati.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA, il cui aumento farebbe salire il costo degli investimenti come i lingotti.
Il biglietto verde è vicino ai massimi di 14 anni segnati nella seduta precedente contro le valute rivali, nell’impennata innescata dalle elezioni USA e dalle aspettative di un aumento dei tassi nel prossimo mese.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito a 101,20, dopo essere schizzato venerdì a 101.54, il massimo dall’aprile 2003.
Un dollaro forte di solito pesa sull’oro, poiché riduce l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Intanto, il rendimento dei Titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso di 0,4 punti base al 2,333%, staccandosi dal massimo di 120 mesi di 2,364 toccato la scorsa settimana.
Sempre sul Comex, i future dell’argento con consegna a dicembre salgono di 7,9 centesimi, o dello 0,48% a 16,70 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata londinese, dopo essere scesi venerdì al minimo dall’8 giugno di 16,43 dollari.
I futures del rame schizzano di 5,2 centesimi, o del 2,11%, a 2,521 dollari la libbra, nelle aspettative di un maggiore stimolo fiscale sotto la Presidenza Trump.
Il metallo è considerato un indicatore chiave dell’economia globale. È utilizzato nelle costruzioni edili, nelle infrastrutture per la produzione e trasferimento di energia, e nella realizzazione di beni di consumo elettronici.