Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformanceTrova subito azioni

Ambizioni Italia su droni si schiantano su crisi Piaggio Aerospace

Pubblicato 30.11.2018, 16:07
Aggiornato 30.11.2018, 16:11
© Reuters.  Ambizioni Italia su droni si schiantano su crisi Piaggio Aerospace

di Giulio Piovaccari e Stanley Carvalho

MILANO/ABU DHABI (Reuters) - L'unico produttore di droni militari in Europa, PIAGGIO Aerospace, ha perso il suo unico cliente e rischia il fallimento, smontando le ambizioni italiane di sfidare i concorrenti Usa e israeliani in un settore in forte crescita.

I principali rivali di PIAGGIO, controllata del fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala, sono infatti le società Usa General Atomic, Northrop Grumman e Lockheed Martin e le israeliane Elbit Systems e Israeli Aerospace Industries (IAI).

Le stime sul mercato dei droni militari spaziano tra i 6 e i 10 miliardi di dollari per il 2018, ma tutti gli analisti concordano nel prevedere una rapida crescita nei prossimi dieci anni.

All'inizio del mese gli Emirati Arabi Uniti hanno cancellato, tramite la controllata pubblica per la Difesa Adasi, un ordine a PIAGGIO Aerospace di otto droni P1HH. Un portavoce di Mubadala ha spiegato che la decisione è stata causata da "ritardi e mancanze rispetto ai piani concordati".

Secondo una fonte vicina alla vicenda l'ordine valeva 400 milioni di euro, compresi i costi di sviluppo sostenuti dalla società italiana.

Non è stato possibile raggiungere Adasi per un commento, mentre PIAGGIO Aerospace non ha voluto commentare.

PIAGGIO Aerospace aveva già costruito quattro degli otto droni nel suo stabilimento di Albenga quando è arrivata la cancellazione dell'ordine, raccontano due fonti sindacali.

Si tratta dei primi droni mai prodotti dalla società ligure ed era previsto fossero consegnati all'aeronautica degli Emirati Arabi in gennaio.

PIAGGIO Aerospace, che produce anche jet privati e ha un contratto di manutenzione motori con l'aeronautica militare italiana, ha recentemente presentato istanza al ministero dello Sviluppo economico per accedere alla procedura di amministrazione straordinaria. Un incontro sul futuro dell'azienda è in agenda il 7 dicembre al ministero, che ha avviato le procedure per la nomina di un commissario straordinario.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

La società ha spiegato di non essere più finanziariamente sostenibile dopo che le condizioni del piano di rilancio del 2017 non si sono concretizzate. Sono a rischio più di 1.100 posti di lavoro.

La sua crisi potrebbe lasciare l'Europa con un solo altro progetto di produzione di droni, quello del consorzio paneuropeo EuroMALE, sostenuto dai governi tedesco, francese, italiano e spagnolo tramite Airbus, Dassault Aviation e Leonardo. I suoi droni però non dovrebbero entrare in servizio prima del 2025.

L'AD di Leonardo Alessandro Profumo ha detto alcuni giorni fa di guardare con attenzione agli sviluppi di PIAGGIO Aerospace, vista la sua importanza in settori strategici e la sua collaborazione con l'aeronautica italiana.

PIAGGIO Aerospace deve a Leonardo oltre 100 milioni di euro per la fornitura di componenti per i suoi droni.

Elbit Systems e IAI non hanno voluto commentare sulla vicenda.

DIETRO CANCELLAZIONE ORDINE IRRITAZIONE EMIRATI CON ROMA

Mubadala ha spiegato di non vedere più le condizioni per finanziare PIAGGIO dopo i ritardi del governo italiano nell'effettuare un ordine da 766 milioni di 20 droni di nuova generazione P2HH, già deciso dal precedente esecutivo, riferiscono tre fonti.

La scarsa disponibilità del governo Lega-Cinque Stelle a investire nel settore della Difesa ha irritato gli Emirati, che si erano impegnati a piazzare a loro volta un altro ordine di pari entità di droni P2HH. Ordini che insieme a quello per gli otto P1HH dovevano garantire il rilancio della società italiana.

Il ministero della Difesa italiano non ha commentato.

Tuttavia secondo due fonti il lavoro di lobby del governo di Abu Dhabi per spingere Roma a procedere con l'ordine non è stato così intenso.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

"Dal momento in cui PIAGGIO ha chiesto l'amministrazione straordinaria per insolvenza Mubadala non è più coinvolta nella gestione futura della società", ha dichiarato un portavoce del fondo arabo.

"Si sono sentiti trattati poco seriamente e alla fine hanno deciso di ritirarsi", dice una fonte.

(hanno collaborato Giulia Segreti e Steve Scherer aRoma, Tova Cohen a Tel Aviv)

((Redazione Milano, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 02 66129557, Reuters Messaging: claudia.cristoferi.thomsonreuters.com@reuters.net))Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon "Pagina Italia" o "Panorama Italia"

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.