BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea ha rigettato il suggerimento secondo cui le sue regole di bilancio avrebbero impedito all'Italia di spendere sufficiente denaro per la sicurezza delle infrastrutture.
Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, costato la vita ad almeno 38 persone, il vice premier Matteo Salvini ha rapidamente affermato che le infrastrutture del Paese si troverebbero in condizioni migliori se non fosse per i tetti alla spesa sui quali Bruxelles vigila in tutti gli Stati Ue.
Un portavoce della Commissione europea ha respinto la critica, dicendo che l'Italia sta ottenendo 2,5 miliardi di euro dalle casse dell'Ue per investimenti nel network infrastrutturale per il periodo 2014-2020.
"L'Ue ha incoraggiato gli investimenti in infrastrutture in Itala", ha detto il portavoce Christian Spahr, aggiungendo che lo scorso aprile la Commissione ha approvato un piano da 8,5 miliardi di euro di investimenti per le autostrade italiane.
"Le regole fiscali concordate lasciano a ogni Stato membro la flessibilità per impostare specifiche priorità di policy, come lo sviluppo e il mantenimento delle infrastrutture", ha aggiunto.
"La flessibilità c'è anche nel Patto di stabilità e crescita, e l'Italia ne è stata uno dei principali beneficiari", ha detto a proposito delle regole Ue sulla spesa pubblica.
Sotto le leggi europee, ha detto Spahr, Autostrade per l'Italia aveva la responsabilità di mantenere il ponte in sicurezza mentre spettava alle autorità italiane supervisionare.