ROMA (Reuters) - Il Consiglio di Stato ha respinto le richieste di Vodafone (LON:VOD) e Wind di sospendere le sentenze del Tar Lazio che confermano l'obbligo per gli operatori tlc, compresi Telecom (MI:TLIT) e Fastweb, di rimborsare agli utenti gli importi maggiorati provocati dalla fatturazione a 28 giorni entro fine anno.
"Non vi sono i presupposti per emettere la richiesta misura cautelare monocratica" considerato che è già stata fissata per il 18 dicembre una udienza in cui si tornerà a valutare la possibilità di sospendere la decisione del Tar", spiega la Corte.
Il 21 novembre il Tar aveva annullato le multe da 1,1 milioni inflitte dall'Agcom alle società telefoniche per essere passate dalla fatturazione mensile a quella a 28 giorni (sistema che avrebbe fruttato loro una bolletta in più l'anno) confermando tuttavia l'obbligo di rimborsare gli utenti, in termini di giorni di traffico gratis, entro il 31 dicembre.
Il diritto al rimborsare vale per il periodo compreso dal 27 giugno 2017 fino al giorno in cui gli operatori sono tornati a tariffa mensile.
Un mese di 31 giorni ha tre giorni erosi (28 meno 31), uno di 30 due. I giorni saranno restituiti su una o più fatture a scelta dell'operatore il cui addebito sarà quindi posticipato in modo corrispondente.
Gli operatori hanno contestato la legittimità dell'ordine di rimborso emesso dall'Agcom che aveva stabilito anche la modalità.
Secondo Vodafone e Wind, l'Autorità non aveva il potere di imporre modalità definite di rimborso perché contenute in un provvedimento legislativo successivo.