di Giancarlo Navach
MILANO (Reuters) - Per il gasdotto Tap non esiste un piano B, che preveda un approdo alternativo a quello di Melendugno, contestato dagli abitanti della località salentina. A breve i lavori riprenderanno, dopo la pausa estiva, sempre che non intervenga la politica a bloccare il tutto.
All'interno del governo, da un lato c'è la Lega favorevole alla realizzazione dell'infrastruttura, dall'altro il movimento 5 Stelle, da sempre contrario all'opera; mentre il presidente delle Regione Puglia, Michele Emiliano, vuole un approdo diverso rispetto alla spiaggia di San Foca a Melendugno, in provincia di Lecce.
"Non credo che esistano piani B, il Tap è stato progettato secondo rigorosi criteri di autorizzazione che hanno certificato che il nostro approdo minimizza e annulla gli impatti economici e ambientali, riteniamo che questa sia la soluzione", ha detto il managing director di Tap AG, Luca Schieppati, parlando nel corso dell'energy summit organizzato da 24 Ore eventi.
Schieppati, che si dice ottimista sulla conclusione dell'opera, conferma che il primo gas proveniente dall'Arzebajan è atteso nel 2020, "assolutamente sì", dice. Quanto alle divisioni all'interno del governo, si limita a dire: "Rispettiamo le posizioni politiche".
Poi aggiunge: "Siamo all'80% del progetto complessivo in Grecia, Albania e Italia. In particolare, in Grecia e Albania siamo al 99% della pista. In Italia abbiamo scavato il pozzo di spinta e abbiamo messo a dimora 650 ulivi che saranno rimpiantati esattamente dov'erano".
Schieppati ci tiene a sottolineare che si tratta di "un'opera privata e non pubblica, non graverà sulle tasche degli italiani e il modello tariffario sarà a carico degli importatori. Di questo gas ce n'è bisogno per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e l'opera non impatterà sull'ambiente e sul territorio".
Al momento i lavori del gasdotto sono fermi per la pausa estiva. Negli ultimi mesi sono state numerose le proteste soprattutto da parte dei no Tap contrari all'approdo perché temono ricadute sul turismo. Secondo Schieppati, tuttavia, un recente sondaggio di Swg commissionato dallo stesso consorzio di cui fa parte anche Snam (MI:SRG), evidenzia come due terzi degli italiani siano favorevoli all'opera e oltre il 50% dei pugliesi.
"Abbiamo fatto la pausa estiva volontaria per non creare impatti sul turismo e siamo pronti a realizzare il micro tunnel, un'opera molto semplice. La nostra volontà, nel pieno rispetto del dialogo, è di proseguire", ha concluso Schieppati.
La realizzazione del micro tunnel spetterà a Saipem (MI:SPMI) attraverso una talpa che dovrà scavare il microtunnel e la condotta per il trasporto del gas tra Albania e Italia attraverso il mare Adriatico. Nello specifico, le attività previste comprendono le indagini geofisiche del fondo marino, l'installazione di un gasdotto lungo 105 km, la fornitura ed installazione di un cavo a fibre ottiche, le attività di pre-commissioning e la realizzazione degli approdi costieri in Albania e Italia.