Due titoli da evitare a luglio secondo InvestingPro: ecco perché il timing è tutto
(Reuters) - Di seguito gli aggiornamenti sul Medio Oriente:
11,45 - Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha detto di aver dato istruzioni all’esercito di intensificare gli attacchi ai "simboli del regime" nella capitale iraniana, con l’obiettivo di destabilizzare Teheran.
"Dobbiamo colpire tutti i simboli del regime e i meccanismi di oppressione della popolazione, come la milizia Basij, e la base di potere del regime, come le Guardie rivoluzionarie", si legge in un comunicato di Katz.
10,30 - La Germania, insieme ai suoi partner europei, è aperta a ulteriori colloqui con l’Iran se c’è una seria volontà da parte di Teheran di fornire garanzie sui suoi programmi nucleari e missilistici.
Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul.
"I miei colleghi del Regno Unito, della Francia e anche l’Alto rappresentante (per l’Unione europea) hanno sempre detto che siamo pronti a dialogare", ha affermato Wadephul prima di un incontro con il ministro degli Esteri iraniano a Ginevra.
"Ciò richiede la seria volontà dell’Iran di rinunciare a qualsiasi arricchimento di materiale nucleare, che potrebbe portare a un armamento nucleare. Ciò richiede anche che il programma missilistico possa essere incluso. Se esiste questa seria volontà, la conseguenza da parte nostra sarà anche la disponibilità a tenere ulteriori colloqui", ha aggiunto.
7,30 - Il conflitto tra Israele e Iran è entrato nella seconda settimana e i funzionari europei cercano di riportare Teheran al tavolo dei negoziati dopo che il presidente Donald Trump ha detto che qualsiasi decisione su un eventuale coinvolgimento degli Stati Uniti sarà presa entro due settimane.
I ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia e Germania, insieme all’alto rappresentate dell’Ue per gli Affari esteri, si incontreranno oggi a Ginevra con il ministro degli Esteri iraniano per cercare una de-escalation del conflitto.
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha incontrato ieri il ministro degli Esteri britannico David Lammy e ha tenuto telefonate separate con i suoi omologhi di Australia, Francia e Italia per discutere della guerra.
Il dipartimento di Stato Usa ha affermato che Rubio e i ministri degli Esteri hanno concordato che "l’Iran non potrà mai sviluppare o acquisire un’arma nucleare".
Il presidente Usa ha pensato di colpire l’Iran, possibilmente con una bomba ’bunker buster’ in grado di distruggere i siti nucleari costruiti in profondità nel sottosuolo. La Casa Bianca ha dichiarato che Trump deciderà nelle prossime due settimane se intervenire nella guerra.
(Tradotto da redazione Danzica, editing redazione Milano/Roma)